Sully è un eroe dei nostri tempi, un comandante aereo che nel 2009 è riuscito a mettere in salvo ben 155 passeggeri grazie ad una straordinaria quanto spettacolare operazione di ammaraggio nelle gelide acque del fiume Hudson.
Un salvataggio che aveva tutti i requisiti per diventare un movie, magistralmente diretto da Clint Eastwood e proiettato in anteprima al Torino film Festival.
Un’avaria ad entrambi i motori di bordo a più di duemila piedi di altezza: un incubo che nessuno mai vorrebbe provare nella vita, ma che invece è stata una drammatica realtà per i tanti passeggeri – tra cui anche diversi bambini – e membri dell’equipaggio che non erano mai stati addestrati per una simile situazione.
Il 15 gennaio del 2009 è una data che tanti americani ricorderanno, ma anche il mondo intero perchè si è scoperto un nuovo eroe dei nostri tempi: il comandante Chesley Sullenberger, detto Sully. Un’operazione difficile perchè come ha detto lo stesso comandante – presente all’anteprima della pellicola a Torino – era necessario coordinare prima di tutto mente, cuore e nervi oltre che manovrare l’imponente Airbus 757 in balia di se stesso.
Le grandi conoscenze tecniche, l’esperienza decennale di volo accumulato, la rapidità nel prendere decisioni, la capacità di valutare bene in circostanze stressanti uniti ad una grande umanità e compassione sono stati tutti elementi indispensabili per la buona riuscita dell’operazione.
Il regista Clint Eastwood ha voluto raccontare la sua storia con il volto del Premio Oscar Tom Hanks; un tributo insomma ad un uomo capace di grande coraggio, ma che a causa di quella scelta – l’ammaraggio sul fiume Hudson – è finito nel ciclone delle critiche più dure ed aspre, provenienti sopratutto dal suo stesso ambiente professionale.
Tra emozioni, colpi di scena e scenari mozzafiato Clint Eastwood sembra destinato con questo film ad ottenere un grande successo tra il pubblico e la critica, oltre che ambire ad essere campione d’incassi.