Morto il regista e sceneggiatore polacco Andrzej Wajda

Morto il 9 ottobre a Varsavia uno dei registi più famosi della Polonia. Andrzej Wajda aveva 90 anni dopo esser considerato uno dei principali esponenti della scuola cinematografica polacca.

Morto il regista e sceneggiatore polacco Andrzej Wajda

Il mondo del cinema dice addio a Andrzej Wajda, regista teatrale e cinematografico polacco, considerato uno dei maggiori esponenti della scuola polacca di cinema.

Andrzej Wajda nacque 6 marzo 1926 nella cittadina Suwalki da un padre ufficiale di cavalleria rimasto ucciso durante la seconda guerra mondiale. Da adolescente si arruolò nell’Esercito Nazionale (Armia Krajowa) contro i tedeschi che occupavano la Polonia e dopo la guerra entrò nell’Accademia delle Belle Arti di Cracovia. Successivamente entrò nella Scuola Nazionale di Cinematografia di Łódź con una grande passione per la storia del suo paese che trasferisce nei sui film. Infatti i suoi primi film raccontarono le vicende della seconda guerra mondiale e di come la resistenza polacca si scontrò contro gli oppressori tedeschi.

Il suo primo film divenuto internazionale ,L’uomo di marmo (1976), uscì dopo altri film che raccontavano la drammatica storia della Polonia. Da notare che nel periodo di uscita del film si stavano fomentando rivoluzioni, scioperi e soprattutto viene fondato il sindacato Solidarność.

Con L’uomo di Marmo il regista si aggiudicò il premio alla critica internazionale di Cannes (1978), mentre il film L’uomo di Ferro (1981) è stato nominato al premio Oscar come miglior film straniero.

Un critico polacco identificò Wajda come “regista simbolo dei tempi”, un regista che ha voluto raccontare la storia del suo paese per quanto tragica poteva essere. Un modo per ricordare il padre morto nelle fosse di Katyn  (su cui farà un film nel 2007) ma soprattutto per ricordare le barbarie che sono successe realmente, senza nascondere quello che è successo veramente. Andrzej Wajda sapeva che il cinema poteva essere un modo per informare le persone su quanto fosse successo in passato ed era un monito a non creare più situazioni del genere. 

Il critico polacco Tadeusz Sobolewski parlando del regista dice:  “Ha creduto nella missione del cinema, nella responsabilità dell’artista di fronte alla società”.

L’ultimo film del regista, Afterimage, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e sarà presentato giovedì prossimo al Festa del Cinema di Roma con il ricordo del regista e della Polonia. 

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