Lory Del Santo: “Sorrentino? Il suo ‘The Youth’ ha delle lacune”

La Del Santo, intervistata al Wired Next Fest di Milano, ha affermato: "Il film di Sorrentino ha delle lacune, ma abbiamo delle visioni in comune". Il segreto della Del Santo: "Inquadrare molte montagne"

Lory Del Santo: “Sorrentino? Il suo ‘The Youth’ ha delle lacune”

In questo momento, Paolo Sorrentino rappresenta uno dei registi italiani più talentuosi e più idolatrati, in Italia come all’estero. Essere paragonati a lui, per noi comuni mortali, dovrebbe rappresentare quasi un punto d’arrivo. Ma non per Lory Del Santo, a cui l’auto-paragone di Sorrentino non sta scomodo, anzi. Durante un’intervista al Wired Next Fest 2015 di Milano, la Del Santo ha affermato: Sorrentino si avvicina molto alle mie intuizioni: lui ha fatto dei film e io anche ne ho fatto uno. Abbiamo delle visioni in comune“.

Recentemente, l’ex show girl di Drive In ha debuttato come regista in due cortometraggi: The Night Club – Osare per credereThe Lady – Drops of Life, ma è diventata famosa al grande pubblico con la web serie The Lady – L’amore sconosciuto, che ha avuto un enorme successo, ma non per i motivi che millanta la Del Santo: si tratta, infatti, di una delle serie più trash degli ultimi anni, roba che a confronto Maccio Capatonda e i suoi personaggi non sembrano nemmeno dei comici.

Eppure, è tutto tremendamente serio: Costantino VitaglianoNatalia BushGloria Contreras sono solo alcuni degli interpreti che vi aspettano, se mai un giorno avrete il coraggio di dedicare del tempo a The Lady su YouTube. Eppure Lory Del Santo, ignara del ‘trashume’ delle sue produzioni, non si esime dal criticare Paolo Sorrentino: “Come lui, inquadro certi paesaggi e in Youth ho visto cose che avrei fatto anche io, ma il film non l’avrei fatto così, no. Youth ha delle lacune. E giù di risate sul mondo del web, che le hanno dedicato anche una simpatica meme, nella quale è bastato mettere il virgolettato della show-girl per renderla virale su Facebook.

Il mio punto è che so quello che bisogna fare per avere un premio. Bisogna essere lentissimi, inquadrare molte montagne. È importante perché sfidi lo spettatore. Il regista sembra dire: io sono superiore perché devi riconoscere la mia arte. Fanno tutti questi film che uno si vuole tagliare le vene, ma io amo le cose noiose. Mi eccitano“.

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