Léa Seydoux è Emma, giovane protagonista del film francese La vita di Adele, tratto dal romanzo Il blu è un colore caldo. Il film racconta l’esplorazione di nuove identità sessuali di una ragazza quindicenne.
Adele ha quindici anni e frequenta il liceo. Come molte sue coetanee, sogna di incontrare un ragazzo e di innamorarsi. Un giorno incontra Thomas: affascinante, gentile, divertente. Quello stesso giorno, Adele incontra anche una misteriosa ragazza dai capelli blu, alla quale non riesce a smettere di pensare. Per liberarsi da questi pensieri, la ragazza si convince di essere innamorata di Thomas, ma quando i due trascorrono una notte insieme non succede nulla, in quanto non riesce a concedersi completamente. Decide così di rintracciare la ragazza dai capelli blu, Emma, con la quale inizia ad esplorare un nuovo modo di amare.
Tutto si può dire dei francesi, tranne che non sappiano fare film. In un paese ormai colonizzato dalle grandi produzioni hollywoodiane (nel bene e nel male), il cinema francese rappresenta un’oasi di salvezza per coloro che da un film pretendono qualcosa di più che sparatorie, esplosioni e decapitazioni gratuite.
Tra le più giovani e promettenti esponenti del cinema transalpino troviamo Léa Seydoux: conosciuta in Italia per lo più per i suo ruoli (secondari) in Robin Hood di Ridley Scott (2010) e in Misson: Impossible – Protocollo fantasma (2011), Léa Seydoux ha dimostrato in Sister (film del 2012 di Ursula Meier) di possedere, oltre ad un bel visino, un grande talento per la recitazione.
La Adele cui si riferisce il titolo del film è Adèle Exarchopoulos, qui al suo primo ruolo da protagonista.