“In ordine di sparizione”, dal 29 maggio al cinema

In tutti i cinema d'Italia, la dark-comedy targata Hans Petter Moland che narra le vicende di un uomo che combatte contro la droga e la criminalità, in un piccolo villaggio della Norvegia

“In ordine di sparizione”, dal 29 maggio al cinema

“In ordine di sparizione”, titolo originale “Kraftidioten” , è la nuova dark-comedy di Hans Petter Moland con Stellan Skarsgård, Bruno Ganz, Pål Sverre Hagen e Jakob Oftebro

Siamo in Norvegia nel pieno dell’inverno; il protagonista Nils, un cittadino modello, forte e deciso, viene nominato uomo dell’anno dalla comunità del piccolo villaggio in cui vive. Egli si occupa di rendere accessibili le strade del villaggio, grazie ad un imponente spazzaneve che libera le vie del borgo durante le numerose tempeste di neve che si verificano durante l’anno. Un drammatico giorno, Nils vede suo figlio morire e la pratica viene subito archiviata dalla polizia perché il giovane viene trovato in stato di overdose. L’uomo, sicuro dell’innocenza di suo figlio, non accetta la versione della polizia e avrà ragione, perché si scoprirà che si era trattato di un omicidio ordinato dal “Conte”, giovane e spietato boss che controlla parte del traffico della droga che circola nel villaggio, in perenne contrasto con la banda dei Serbi. Nils deciderà così di arrivare a lui per vendicare il figlio, ma per ottenere questo risultato molti dovranno morire. Grazie al suo coraggio e all’amore per il figlio, riuscirà a tenere tutti sotto scacco ed ottenere la sua vendetta. 

Il titolo del film, della durata di 111 minuti e distribuito da Teodora Film, non è un caso; nella pellicola compare infatti il nome di chi muore in stretto “ordine di sparizione”. Questa scelta del regista mostra la chiave di lettura di un film che rivela delle ispirazioni importanti, Quentin Tarantino su tutti. Grande merito a Päl Sverre Hagen che disegna un cattivo da fumetto iperrealistico da far invidia ai colossi americani coni loro supereroi. L’ambientazione nella gelida e nevosa Norvegia è uno dei punti di forza di questa dark-comedy costellata di cadaveri, il cui sangue rosso si mischia con il bianco della neve.
Hans Petter Moland disegna la vita mafiosa di quella zona di mondo, spiegando come le persone siano costrette a sopportare la malavita e certe volte a combatterla. Numerose anche le riflessioni sul welfare e sul perché in Norvegia vi siano leggi che dagli altri Stati sono inaccettabili.

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