È morto Sam Shepard: l’attore aveva 73 anni

Sam Shepard ha avuto una lunga carriera da attore, scrittore e sceneggiatore. Ha collaborato anche con grandi artisti come Antonioni e Altman, ed ha raccontato per tutta la sua vita la fine del sogno americano.

È morto Sam Shepard: l’attore aveva 73 anni

All’età di 73 anni, è morto l’attore e scrittore Sam Shepard, scomparso nella sua casa del Kentucky: era malato di sclerosi laterale amiotrofica e, con il passare del tempo, la sua condizione fisica stava peggiorando a vista d’occhio. Nella sua vita, ha vinto molti premi, tra cui il premio Pulitzer nel 1979 per “The buried child”

Samuel Shepard Rogers nacque a Fort Sheridan, Illinois, il 5 novembre 1943. Figlio di un agricoltore e di una maestra, Shepard era arrivato molto giovane a New York, frequentando l’ambiente degli artisti e il Chelsea Hotel: il suo primo room mate fu Charlie Mingus Jr, suo amico del liceo. Ha trascorso la sua vita come attore, ma il suo prestigio internazionale l’ha avuto come drammaturgo. Dal 2014, è stato legato sentimentalmente con la bella e giovane Mia Kirshner, dopo essersi separato da Jessica Lange nel 2009, dopo un matrimonio di 27 anni, nel corso del quale ha avuto due figli: Hannah e Samuel

Dopo una lunghissima esperienza in teatro, Sam Shepard è entrato nel mondo del cinema nel 1970: la sua interpretazione nel film “I giorni del cielo”, diretto dall’americano Terrence Malick, gli valse una candidatura per il premio Oscar come migliore attore non protagonista, nel 1978. 

Ha recitato comunque in moltissimi film, diretti – nella maggior parte dei casi – da grandi registi: non si può non citare “Fool for love” diretto da Robert Altman, “Passioni violente” diretto da Volker Schlöndorff, e “Zabriskie Point”, film del ’70 in cui collaborò con l’italiano Antonioni.

Shepard verrà ricordato anche come grande autore: infatti, la critica spesso lo elogiava, ed è considerato uno dei personaggi più influenti della sua epoca, vero punto di riferimento per il movimento off di Broadway. Durante la sua vita teatrale, spesso il soggetto era il fallimento del grande sogno americano, che prendeva ispirazione dalle suggestioni cinematografiche.

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