Il regista iraniano Asghar Farhadi ha ottenuto una candidatura all’Oscar come Miglior Film Straniero grazie alla sua pellicola “Il Cliente”, ma non potrà partecipare alla prestigiosa cerimonia a causa della nuova politica anti-immigrazione ed anti-musulmani di Donald Trump.
Gli Academy Awards si svolgeranno il prossimo mese a Los Angeles, negli Stati Uniti, dove il neo-presidente Trump ha appena firmato un ordine esecutivo sui rifugiati che stipula che per i prossimi 90 giorni gli Stati Uniti non accetteranno alcuna richiesta di visto, immigrato o persona già in possesso di un visto che provenga da sette “Paesi a maggioranza islamica” tra cui Iran, Iraq, Yemen, Sudan, Somalia, e Libia.
Tra questi paesi è incluso anche l’Iran, e per questo il regista Farhadi non potrà entrare negli Stati Uniti per partecipare alla premiazione degli Oscar.
E’ di poca consolazione il fatto che Asghar Farhadi abbia già ricevuto una volta il prestigioso riconoscimento. Nel 2012, infatti, vinse la celebre statuetta per il Miglior Film Straniero grazie alla pellicola “Una separazione”, uscito in Italia il 21 ottobre 2011 e già ritenuto uno dei film più belli usciti nel decennio in corso.
“Il Cliente”, uscito in Italia il 5 gennaio di quest’anno, rappresenta splendidamente l’Iran come una società come molte altre nella terra, dimostrando che pur avendo le proprie leggi e usanze, è composto a essere umani i cui sentimenti sono universali.
La storia è quella di due persone, marito e moglie, che recitano insieme in una produzione dell’opera teatrale di Arthur Miller, “Morte di un commesso viaggiatore”. Le loro vite cambiano per sempre quando la donna viene assalita nella propria casa, e le vicende della coppia iniziano ad intrecciarsi con quelle che si svolgono sul palcoscenico.
Il film ha già trionfato al Festival del cinema di Cannes dello scorso anno, dove ha vinto i premi come Miglior Attore per Shahab Hosseini e come migliore sceneggiatura.