Tutto facile per la Fiorentina che nel posticipo del lunedì della 36° giornata di Serie A regola il Parma con le reti di Gonzalo Rodriguez, l’ex Gilardino e Salah e ipoteca la qualificazione alla prossima Europa League.
Dopo la brutta eliminazione nella semifinale di Europa League, che non è andata a genio alla tifoseria viola, la Fiorentina scende in campo al Franchi contro il già retrocesso Parma, in luce in queste ultime partite. Vincenzo Montella, in rotta con la tifoseria che lo ha accusato di aver già un accordo con il Milan per la prossima stagione, lascia ancora in panchina Mario Gomez e propone la coppia d’attacco Gilardino – Salah, con Ilicic trequartista. Nel Parma, che gioca per l’onore, Donadoni conferma la fiducia a Palladino.
Ed è proprio l’attaccante degli ospiti ad avere la prima buona occasione dopo 5 minuti, ma manca il tocco vincente sul cross di Nocerino. Reazione dei padroni di casa che prendono campo e trovano il gol del vantaggio al 13’ con un colpo di testa di Gonzalo Rodriguez sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pasqual. La Fiorentina vuole subito chiudere la gara e sfiora il raddoppio con Salah, palla di poco a lato e con Pasqual, Mirante strepitoso nell’occasione. Sul fronte parmense è sempre Palladino il più pericoloso e alla mezz’ora si vede negare il gol del pari da un bel intervento di Neto. Scampato pericolo la Fiorentina raddoppia: angolo calciato da Mati Fernández e colpo di testa vincente di Gilardino.
In apertura di ripresa arriva anche il terzo gol dei viola con Salah dopo un pregevole dribbling ai danni di Jorquera. Messo in cassaforte il risultato, la Fiorentina controlla la gara, rischiando solo qualche tentativo del Parma e sfiorando la quarta rete nel finale con Diamanti, subentrato a Salah.
Con questa vittoria la Fiorentina si riprende il quinto posto superando il Genoa e porta a 4 punti il vantaggio da difendere nelle prossime due gare con Palermo e Chievo per ottenere la matematica qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. Un successo che forse placherà gli animi, ma difficilmente ricucirà la rottura tra il tecnico e la tifoseria dopo lo scambio di battute in seguito alla contestazione per la sconfitta interna contro il Siviglia. Il destino di Montella è sempre più lontano da Firenze.