Mondiali 2014: problema stadio per l’esordio italiano

Si avvicina l'esordio italiano ai Mondiali 2014; preoccupanti, però, le condizioni dello stadio di Manaus dove il prato appare secco e non uniforme

Mondiali 2014: problema stadio per l’esordio italiano

Secondo le aspettative, quello brasiliano doveva essere il “mondiale dei mondiali“; purtroppo, però, diversi aspetti negativi ne stanno minando la spettacolarità. Attualmente, i Mondiali 2014 stanno facendo notizia principalmente per gli infortunati che non prenderanno parte alla competizione, per le proteste relative all’organizzazione, soprattutto alle ingenti spese effettuate, e per le condizioni dei campi di gioco.

Relativamente a quest’ultimo aspetto, alcune foto pubblicate da France Presse mostrano lo stadio di Manaus (42 mila posti a sedere) in condizioni non certo “mondiali” e, dunque, destano non poche preoccupazioni. La struttura (Arena Amazonia) costata 203 milioni di euro, si presenta con diversi problemi: l’erba del terreno di gioco è secca e poco uniforme, complice anche la pioggia caduta copiosa nelle giornate precedenti.

L’esordio dell’Italia, che affronterà l’Inghilterra domani a mezzanotte (ora italiana) proprio a Manaus, parte subito con qualche insidia in più che, fortunatamente, influenzerà anche il gioco dei nostri avversari; come se non bastasse, sono previste ulteriori piogge intense. Inoltre, diverse sezioni dello stadio sono ancora da ultimare e si lavora sodo per farsi trovare pronti per l’inizio delle danze.

L’Arena Amazonia è stata realizzata proprio per questo Mondiale e, per la sua forma caratteristica a “cesta di paglia” (tipica degli indigeni), viene considerato lo stadio più bello del torneo. Si tratta di un impianto ultramoderno situato non troppo lontano nè dal centro cittadino nè dall’aeroporto.

arena-amazonia-manaus

La struttura, rivestita di pannelli solari, è stata costruita quasi esclusivamente con materiali riciclati, recuperati dalla demolizione del vecchio Estadio Vivaldo Lima; purtroppo però, nonostante l’investimento economico milionario, l‘Arena Amazonia rischia di chiudere i battenti proprio alla fine di questi Mondiali, già il 25 giugno (ultima partita in programma a Manaus), rischiando di diventare una cattedrale nel deserto!

Il Nacional, infatti, che è la squadra principale di Manaus, milita attualmente nella quarta ed ultima categoria del campionato brasiliano; dunque la città rischia di ritrovarsi con uno stadio da 42 mila posti a sedere e nessuno spettatore seduto!

Nelle foto seguenti si può notare come le porte del campo siano montate in maniera approssimativa e, fuori lo stadio, gli operai sono ancora intenti ad asfaltare le strade circostanti!

manaus-condizioni-campo

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Persino l’interno dell’impianto non è in buone condizioni, con testimoni che raccontano di spogliatoi vuoti e cavi scoperti un po’ ovunque!

Un campo in cattive condizioni, inoltre, non rappresenta un problema soltanto per lo spettacolo, bensì anche per la salute fisica dei giocatori: Italia-Inghilterra è una partita a rischio-infortuni se le condizioni del campo non dovessero migliorare entro domani sera.

Un altro problema riguardante lo stadio di Manaus è la notevole umidità; come se non bastasse, il Rio Negro, fiume della città, nelle scorse settimane è esondato in alcuni punti. Queste condizioni atmosferiche rendono l’impianto a serio rischio black out, come rivelato dall’ente brasiliano per l’energia elettrica.

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