Juventus-Barcellona: perché Allegri sbaglierà approccio

Stasera sarà una delle sfide più belle delle stagione, Juventus-Barcellona. I bianconeri si giocano l'andata dei quarti di finale contro una delle squadre più forti del mondo.

Juventus-Barcellona: perché Allegri sbaglierà approccio

Stasera – allo Juventus Stadium – è in programma la partita Juventus-Barcellona, valevole per l’andata dei quarti di finale di Champions League. La sfida più attesa degli ultimi tempi in casa bianconera – visibile in chiaro su Canale 5 a partire dalle 20:45 – sarà la più seguita in Italia da Italia-Germania dello scorso luglio.

Le zebre si giocano un pass importante: superare l’ostacolo Barcellona potrebbe aprire loro uno spiraglio più che concreto di vittoria finale. La coppa dalle grandi orecchie a Torino manca dal 1996 e l’investimento estivo della famiglia Agnelli – l’acquisto di Higuain per 95 milioni di euro – potrebbe non bastare a garantire il successo internazionale. Ma la Juventus, soprattutto, in questi ultimi mesi preoccupa parecchio. Non tanto in termini di risultati: in Serie A non ha oggettivamente rivali e del resto, se da anni nessuno riesce a mettere fine al suo predominio, un motivo ci sarà.

Preoccupa, invece, il gioco della Juventus, anche a livello psicologico. Ulteriori conferme se ne sono avute durante gli ultimi due impegni della squadra allenata da Massimiliano Allegri: la doppia sfida (prima campionato, poi Coppa Italia) con il Napoli ha dato una risposta allarmante. Sì, la Juventus ha ottenuto il pass per la finalissima della competizione italiana, con il pareggio ha mantenuto ugualmente a debita distanza la Roma, ma non ha espresso gioco, anzi, sembra aver proprio rinunciato a proporlo. Prima non prenderle, poi se capita… darle.

Un atteggiamento che contro il Barcellona non potrà funzionare, assolutamente, altrimenti si rischia l'”imbar(ç)ata”. Massimiliano Allegri, in queste ultime due gare pre-Barcellona ha voluto preparare psicologicamente la sua squadra. Baricentro basso, spazi chiusi, gioco maschio. E la qualità? Come direbbe Boris, celebre personaggio della serie TV cult (Boris – La fuoriserie italiana), della qualità “non ce ne frega un c***o”; ecco, Massimiliano Allegri sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda.

A settembre la Juve vinceva ma non giocava: “Manca la condizione fisica”; a novembre la Juventus vinceva, ma non esprimeva gioco: “L’importante è vincere”; a marzo i bianconeri sono in corsa per tre competizioni, ma hanno fallito quasi tutti i big-match, almeno uno tra andata e ritorno. Ecco perché, contro il Barcellona, la Juventus sembra essere già spacciata. Il non gioco, contro una squadra di marziani capace di ribaltare un esito scontato in soli 5 minuti (leggasi Psg-Barça), non potrà bastare. I guizzi di Dybala e Higuain, le prodezze di Buffon, la muraglia della BBC (Barzagli, Bonucci, Chiellini) non potrà disputare 180’ perfetti.

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