Inchiesta antimafia sul calcio, trema anche la serie A

Calcio-scommesse, ma non solo. A partire da oggi, la Commissione Antimafia punterà i riflettori sul calcio italiano, per fare chiarezza sui rapporti tra calcio e criminalità organizzata.

Inchiesta antimafia sul calcio, trema anche la serie A

La prima riunione sul calcio scommesse è stata ieri.

Verranno ascoltati i personaggi più influenti del calcio italiano. Il presidente della FIGC Tavecchio, il predecessore Abete, il capo della Lega di B Abodi , fino ai dirigenti dei maggiori club. Si vuole capire anche quanto le società coprano le infiltrazioni mafiose al loro interno.

Il deputato Angelo Attaguile (Lega) annuncia di «volere iniziare con la Juventus», per poi occuparsi «del Crotone, del Catania e di tutte le società, anche della Lega Pro, che sono finite nel mirino della giustizia»

Ma il presidente del comitato ‘mafia e sport’, Marco Di Lello (Pd), ha ribadito che fra qualche settimana si deciderà se convocare i vertici della Juventus. Prima bisogna sentire  i pm della procura di Torino che, nel quadro dell’inchiesta ‘Alto Piemontè sulla ‘ndrangheta nel Nord-Ovest, hanno indagato sul business del bagarinaggio. Un ex capo ultras (che adesso compare fra i 23 indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio)

A carico della società bianconera non sono emersi reati penali. Le carte, però, sono passate alla procura della Figc, le cui indagini si sono concluse con parole d’accusa nei confronti di Andrea Agnelli, citato dal capo ultras: «mi vidi con lui e parlammo della gestione di biglietti e abbonamenti». Dunque, secondo il Fatto quotidiano, nella sua relazione il procuratore Figc parlerebbe di incontri di Agnelli con esponenti della malavita organizzata e della tifoseria ultras . In ogni caso, non c’è prova che i dirigenti fossero consapevoli di stare agevolando la criminalità organizzata. Nessun dipendente o tesserato della Juventus è stato indagato in sede penale, ribadisce dunque oggi la società, precisando di avere sempre collaborato con la giustizia, quella penale e quella sportiva.

Sul prorio sito ufficiale  il Presidente Andrea Agnelli, alla luce di alcuni articoli pubblicati in questi giorni, comunicano di aver affidato ai legali la tutela della propria onorabilità.

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