E’ morto Stefano Farina, l’ex arbitro aveva 54 anni e lascia una moglie ed un figlio. Farina era malato da tempo, ma per motivi di privacy ne lui ne la sua famiglia aveva fatto trapelare nulla. Iscritto alla sezione Novi Ligure, Farina ha debuttato in Serie A nel gennaio del 1995, dirigendo ben 236 gare in Serie A e 117 in Serie B. Conosciuto anche in Europa, poiché ha arbitrato la finale della Supercoppa Europea nel 2006.
Dopo la carriera di arbitro, aveva iniziato a fare le designazioni in Serie B dal 2014, e nella stagione 2010-2011 era osservatore degli arbitri per conto della Uefa. Ricordato anche per aver arbitrato la gara Catania-Palermo, sospesa al 40′ minuto per i lanci di petardi che purtroppo causò la morte di Filippo Raciti.
L’uomo è ricordato come una persona precisa, scrupolosa e pignola nella vita come sul campo ed era una persona molto onesta sul campo, Stefano Farina era diventato internazionale dirigendo in ambito europeo con piglio e personalità.
Anche l’Aia si unisce al lutto: “Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, e il vice Narciso Pisacreta, insieme ai componenti del Comitato Nazionale, al responsabile del Settore Tecnico Arbitrale Alfredo Trentalange, ai Responsabili degli Organi Tecnici Nazionali, ai Componenti della CAN B, Cristiano Copelli e Gabriele Gava, anche a nome dei 35.000 arbitri italiani, esprimono alla famiglia di Stefano profondo cordoglio e vicinanza. Si uniscono il segretario dell’Aia Francesco Meloni, il vice segretario Massimo Solfanelli, il responsabile della segreteria della CAN B Davide Garbini, il direttore responsabile della rivista “l’Arbitro”Carmelo Lentino, i Coordinatori della redazione e tutto il personale Figc in forza all’Associazione Italiana Arbitri“, con la nota che si conclude così.
Cordoglio in tutte le parole dei playoff di Serie B e Lega Pro: infatti il presidente della Lega Calcio Carlo Tavecchio ha deciso di far osservare un minuto di silenzio in tutte le partite, iniziando da Benevento Spezia di questa sera, mentre le Nazionali Azzurre giocheranno con il lutto al braccio.