I numeri che accompagnano le sorti di Cristiano Ronaldo e del Real Madrid sono sempre più impressionanti: quello che ormai è a tutti gli effetti il centravanti dei blancos, con le tre reti di ieri sera comminate all’Atletico Madrid nella semifinale di andata della Champions League, va a segnare nelle sue statistiche l’impressionante cifra di 399 gol in 389 partite disputate, con una media superiore ad un gol a partita.
I numeri sono ancora più impressionanti se si vanno ad analizzare le statistiche nella massima competizione europea, visto l’elevato tasso tecnico degli avversari incontrati nella competizione. I gol del fuoriclasse di Madeira si concretizzano in 105 reti in 142 partite disputate nella massima competizione europea; ancora più spaventose sono le cifre dai quarti di finale in su, dove si incontrano solamente gli avversari più forti: sono 35 le reti realizzate in sette stagioni – non ancora complete – nella fase finale della Champions League.
La carriera di Cristiano Ronaldo sta diventando sempre più, con il passare degli anni, quella di un centravanti puro, dopo che nei primi anni della sua esperienza madridista l’ha passata a devastare le fasce del campo di gioco, specialmente quella sinistra, con i suoi scatti brucianti. Ora, con il passare degli anni, il suo scatto è diventato meno devastante, e dunque le sue incursioni ed il suo tiro devastante passano spesso attraverso la parte centrale del campo, relegando il compagno Benzema, centravanti puro, a lavorare sulla fascia sinistra lasciata spesso libera dal portoghese.
In questa posizione Cristiano Ronaldo non ha certo perso la sua influenza, infliggendo danni devastanti anche ad una delle difese più ermetiche come quella dell’Atletico Madrid di Diego Simeone.
A tutti gli effetti, il grande attaccante portoghese, in questo momento, è il miglior giocatore al mondo ed è già uno dei migliori della storia del calcio.