Colpo di scena, la Fiorentina è in vendita

La notizia era già nell'aria, ma ora c'è l'ufficialità: i Della Valle vogliono vendere la società viola. Ma quali sono i motivi? E soprattutto dobbiamo aspettarci un'altra società italiana che andrà a finire nelle mani dei cinesi?

Colpo di scena, la Fiorentina è in vendita

I Della Valle – stufi delle continue contestazioni dei tifosi – hanno deciso di mettere la Fiorentina in vendita. Sono disponibili ad una trattativa; ovviamente serve un sacrificio economico e tanta passione in una piazza come quella di  Firenze. I continui striscioni offensivi, aggiunti agli appena 1000 abbonamenti venduti fino ad ora, hanno fatto prendere una decisione così importante alla dirigenza viola.

Dopo l’ottavo posto in campionato e i rumors sulle  trattative dei loro buoni giocatori – Bernandeschi in trattativa con la Juventus, Kalinic con il Milan e Borja Valero con l’Inter – e aggiungendo che è andato via il tecnico Paulo Sosa sostituito con Stefano Pioli – che di certo non fa alzare il tasso tecnico della squadra – ed ecco cosi spiegata l’insoddisfazzione collettiva dei tifosi della Fiorentina.

Ma c’è da dire che la piazza contesta la gestione dei Della Valle da anni ormai. Ricordiamo che la squadra viola venne acquistata dai Della Valle nel 2002. All’inizio c’era l’impressione che si potesse lottare ogni anno per qualcosa di importante – grazie anche a due qualificazioni in Champions League -, e invece il progetto del nuovo stadio continuamente rinviato, l’accusa di non aver mantenuto le promesse fatte, la mancanza di un trofeo, fino alla crisi del quindicesimo anno, a finire con le proteste dei tifosi e le critiche dei fiorentini vip.

La storia che lega la famiglia Della Valle alla Fiorentina è quella di un amore adolescenziale nei primi anni, e pian piano sgretolato negli ultimi. Sulla decisione di mettere in vendita la società si è espresso anche il Sindaco di Firenze, Dario Nardella: “In questo momento difficile, faccio un richiamo a tutte le forze della città e alla proprietà a usare la testa e il cuore. La Fiorentina è un patrimonio troppo grande per essere oggetto di scontri e polemiche. Come sindaco sento il dovere di lavorare esclusivamente per proteggere questo patrimonio“. 

Inoltre, ha fatto sapere che per la realizzazione dello stadio si andrà avanti comunque.

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