Carolina Jaramillo è la prima donna a giocare in campo con gli uomini

La giovane Carolina Jaramillo ha segnato una precisa pagina della storia del calcio in quanto è la prima donna a giocare a calcio in una squadra di soli uomini, ovvero nella Atletico Baja. L'opinione pubblica si è molto divisa tra il consenso e il diniego.

Carolina Jaramillo è la prima donna a giocare in campo con gli uomini

Da qualche tempo è sorta una grande polemica su un evento calcistico del tutto insolito in quanto, per la prima volta nella storia del calcio, una donna gioca in una squadra composta da soli uomini.

Questa notizia ha scosso molto l’opinione pubblica che ha manifestato pareri discordanti espressi in maniera divisa, ovvero circoscritti tra la sottile linea del consenso e quella del diniego.

Questa vicenda calcistica nasce dal talento sportivo di Carolina Jaramillo, una giovane ragazza che, fin da bambina, ama giocare a calcio, e proprio questa sua attitudine l’ha spinta a inseguire il suo più grande sogno che si è già realizzato all’interno della formazione, totalmente femminile, del Xolos de Tijuana. Ma l’aspirazione di Carolina si è spinta oltre, tanto da farle tentare in tutti i molti di entrare in campo di calcio e schierarsi con una squadra composta da soli uomini.

Carolina ha ottenuto questa grande possibilità grazie alla stipula di un contratto firmato con l’Atletico Baja, squadra maschile che partecipa al campionato professionale chiamato Major Arena Soccer League, molto ambito nello scenario calcistico nordamericano.  

Questa decisione, adoperata dai vertici della rispettiva squadra sportiva ha suscitato molte polemiche provenienti soprattutto da chi ha una visione conservatrice del calcio dove non ammette minimamente la presenza di una donna in una squadra tradizionalmente e tipicamente composta da soli uomini. Altri, invece, hanno sostenuto la coraggiosa ragazza affermando che il calcio, come qualunque altro sport, è una passione che non può essere negata a nessuno in quanto ogni persona, a prescindere dal genere, ha diritto a realizzare i propri sogni e a soddisfare in pieno le proprie passioni.

La stessa calciatrice, cosciente delle dispute sorti per questa insolita scelta, in un’intervista nata per chiarire e placare questa polemica ha affermato: “Sento i commenti delle persone, alcuni dicono che non è giusto e altri mi sostengono. Ma per me si tratta di una sfida”.

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