Lo stress è oramai ben conosciuto per essere uno dei primi fattori che concorrono a peggiorare la qualità della vita di una persona, per le sue conseguenze sia a livello fisico che sotto il profilo mentale. Carichi eccessivi di ansia e stress possono infatti non solo causare aumenti di peso, perdita dei capelli e peggioramento dell’aspetto in generale, bensì anche incrementale il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e di altra natura.
Insomma, per quanto possibile è bene per la nostra salute ed il nostro benessere evitare di sottoporci ad alti livelli di stress per periodi elevati. Ma la cosa di questi tempi è più facile a dirsi che a farsi. Uno studio condotto da Groupon ha infatti messo in evidenza come proprio ottobre e novembre siano, per gli italiani, i mesi più stressanti in assoluto.
L’indagine ha coinvolto oltre 2.000 volontari, ai quali è stato chiesto di indicare il proprio affaticamento mentale mediante dei paragoni volutamente leggeri, in una scala da “sono stressato come Virginia Raggi” (attualmente nella bufera per ogni virgola fuori posto) a “sono stressato come Paris Hilton” (notoriamente avulsa da questo genere di problematiche, dal momento che le maggiori preoccupazioni della suddetta sono perlopiù relative al proprio outfit ed a quale carta di credito scegliere per lo shopping).
L’analisi dei risultati dello studio sullo stress ha permesso ai ricercatori di bollare proprio ottobre e novembre come i due mesi peggiori dell’intero anno solare, confutando così la credenza secondo la quale fosse il periodo natalizio quello maggiormente impegnativo per le risorse mentali e nervose degli italiani. A quanto pare, a conti fatti il periodo più buio è proprio l’autunno.
I dati hanno infatti evidenziato che il 39% dei partecipanti al sondaggio ha barrato “stressato come Virginia Raggi“, mentre solo il 5% degli italiani attualmente si sente “Paris Hilton“. Per quel che riguarda le cause, il 36% ha ammesso di soffrire questi due mesi per via del dover fare “troppe cose in troppo poco tempo“, il 17,5% di loro ha attribuito il proprio malessere all’eccessiva frenesia delle giornate da suddividersi tra famiglia e lavoro, senza mai avere spazio per sé; in ultima, il 14,3% degli intervistati ha dato la colpa all’attuale situazione finanziaria.