Mangiare sushi e sashimi per rimanere giovani

Alla luce delle innumerevoli proprietà benefiche possedute dal pesce crudo, ovviamente solo nel caso in cui esso rispetti le regole di conservazione e di igiene, gli esperti consigliano di mangiare sushi e sashimi per conservare una pelle giovane.

Mangiare sushi e sashimi per rimanere giovani

Ecco una notizia che farà molto piacere agli amanti della cucina giapponese e del pesce crudo, divenuta oggi una moda culinaria, in particolare fra i più giovani.

Alla luce della scoperta che si sta per illustrare, però, forse proprio i meno giovani e i più tradizionalisti potrebbero avvicinarsi alla cucina orientale.

Recentemente infatti ci si è accorti che il sushi, il sashimi e il chirashi (pesce servito sul riso in una ciotola), oltre a contribuire ad una dieta equilibrata e ricca di nutrienti, hanno un potente effetto anti-età. Infatti queste specialità tipiche della cucina giapponese difendono la pelle dal tanto temuto processo di ossidazione, e quindi da rughe, opacità e perdita di tono.

Il merito di questo effetto benefico sulla pelle, come spiegano gli esperti, è da attribuire alla vitamina D e soprattutto agli acidi grassi polinsaturi Omega 3.

Massimo Cocchi, docente di Biochimica della Nutrizione presso l’università L.U.de.S. (Libera università degli studi) di Malta, ha spiegato: “Alcune ricerche condotte negli Stati Uniti hanno ipotizzato che gli Omega 3, in particolare, contribuiscano a frenare l’accorciamento dei telomeri, i cappelli protettivi situati in cima ai cromosomi che trasportano il Dna, che è tra le cause della rapidità con la quale invecchiamo: più lento è il rimpicciolimento dei telomeri, più a lungo rimaniamo giovani“.

Questi acidi grassi sono precursori dei ceramidi, sostanze lipidiche e cerose che consentono all’epidermide e ai capelli di mantenersi compatti e ben idratati.

Inoltre all’interno del pesce crudo si conservano integre anche le vitamine termolabili, tra cui figurano gli antiossidanti tocoferolo (vitamina E), il coenzima Q10 e alcune vitamine del gruppo B, in particolare B2 (riboflavina), B8 (biotina) e B5 (acido pantotenico); queste fanno bene alla salute del capello, al microcircolo e al metabolismo (nonché l’elasticità) della pelle.

Nel pesce crudo, rispetto al pesce cotto, si preservano meglio anche i minerali (zinco, rame e selenio), dai quali si producono enzimi e antiossidanti endogeni, come la glutatione perossidasi e la superossido dismutasi, in grado di contrastare l’invecchiamento.

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