La frutta contrasta i danni delle abbuffate

La nutrizionista Carla Favaro ci spiega, riportando diversi studi, che la frutta, grazie al suo elevato contenuto di polifenoli, è in grado di contrastare gli effetti negativi derivanti dal consumo di pasti troppo ricchi di grassi, carboidrati e calorie

La frutta contrasta i danni delle abbuffate

Ormai è risaputo che la nostra salute dipende in gran parte dal nostro comportamento e dalle nostre abitudini a tavola. Proprio a tavola nasce la prevenzione contro le principali malattie che possono colpire l’uomo. Per questo gli esperti, in aderenza ai dettami della dieta mediterranea, consigliano quotidianamente di consumare almeno tre porzioni di frutta (preferibilmente frutta fresca e di stagione) e due di verdura.

La nutrizionista Carla Favaro ha di recente illustrato l’esito di una serie di studi pubblicati su “Endocrine, Metabolic & Immune Disorders – Drug Targets”, secondo cui il consumo quotidiano di frutta potrebbe portare ad ulteriori vantaggi.

Secondo questi studi, la frutta, specie se assunta a fine pasto, anche sotto forma di succhi o frullati (sebbene questi non conservino la fibra), aiuta a contrastare, grazie all’azione dei polifenoli, i danni a cui l’organismo umano può facilmente andare incontro (arteriosclerosi, obesità, sovrappeso, cancro) se si è abituati a fare pasti troppo abbondanti (le cosiddette “abbuffate”) e ricchi di grassi, zuccheri e calorie.

Infatti i polifenoli, contenuti anche nella verdura, avendo proprietà anti ossidanti, anti infiammatorie, anti batteriche e anti cancerogene, permettono di ridurre lo stress infiammatorio legato all’aumento dei livelli di lipidi e di glucosio che si può verificare durante il processo di digestione.

Tra i vari frutti esistenti quelli maggiormente adatti a ridurre i rischi di un pasto abbondante, sono quelli rossi, dunque fragole, mirtilli e ribes, perché presentano un più elevato contenuto di anti ossidanti. Ad esempio, 150 grammi di frutti di bosco, conditi con 35 grammi di zucchero, portano inoltre ad un aumento della glicemia molto più graduale di quando la stessa quantità di zucchero viene assunta senza frutta.

Ovviamente affidarsi alla frutta dopo un pasto ricco è un rimedio da adottare solo occasionalmente: il consiglio generale rimane infatti quello di evitare le abbuffate e cercare di consumare piccole porzioni di cibo il più possibile variegato.

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