Insonnia: mangiare pesce aiuta ad allontanarla

Oltre ad avere tante proprietà nutritive e favorevoli alla salute, il pesce (specie quello grasso) aiuterebbe anche a sentirsi più attivi, meno stanchi durante la giornata e a combattere l'insonnia

Insonnia: mangiare pesce aiuta ad allontanarla

Si parla di insonnia quando un soggetto non riesce a trarre beneficio dal proprio sonno perché dorme troppo poco oppure male. L’insonnia viene considerata a tutti gli effetti una malattia, che può avere durata diversa a seconda del paziente, ma le cure, solitamente a base di sonniferi, spesso sono inefficaci.

Secondo un recente studio, pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine e svolto dai ricercatori norvegesi dell’Università di Bergen, mangiare pesce potrebbe aiutare ad allontanare l’insonnia. Oltre a salvaguardare le ossa e il sistema cardiovascolare, il pesce aiuterebbe dunque anche a favorire il sonno.

I ricercatori hanno infatti testato gli effetti del consumo di pesce grasso sul sonno e su alcuni parametri legati alla vitamina D e agli omega 3 (o PUFA n-3). Le persone sulle quali è stato svolto il test sono stati divisi in due gruppi, ciascuno costituito da 95 persone. A una parte sono stati dati, per sei mesi, pasti comprendenti salmone tre volte alla settimana; all’altro gruppo è stata invece applicata una dieta a base di pollo, maiale e manzo. Terminati i 6 mesi, si è osservato che i consumatori di pesce, quelli cioè appartenenti al primo gruppo, avevano maggiori concentrazioni di omega 3 nei globuli rossi e i loro livelli di vitamina D erano più elevati, rispetto a quelli del secondo gruppo. Livelli di vitamina D più elevati sono più ottimali perché correlati ad una migliore qualità del sonno. Inoltre, chi si nutriva di pesce tre volte a settimana, aveva anche una maggiore concentrazione e riusciva a svolgere meglio le attività della giornata.

Molti però penseranno che pesci grassi apportano anche più calorie e che quindi siano nemici della dieta. L’esperta Mariangela Rondanelli a tal proposito ci spiega: “Vari studi hanno dimostrato che una dieta che comprenda adeguate quantità di pesce, aiuta a prevenire il rischio di sviluppare obesità e anche a perdere più peso. Il pesce migliore è quello azzurro: alici, sardine, sgombro. Sono ricchi in omega 3 e vitamina D, meno esposti al rischio di contaminanti (mercurio e diossine) rispetto ai grandi predatori, hanno un costo contenuto e un minor impatto ambientale”.

Il pesce è dunque una fonte di salute in tutti i sensi e per molteplici ragioni, come ha sottolineato anche Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” .

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