Durante il XIV Congresso mondiale sulla leguminosa – al quale hanno partecipato i delegati di ben 30 diversi Paesi del mondo – tenutosi presso l’Università degli Studi di Milano, sono state illustrate non solo le principali specie del lupino ma anche la loro composizione biologica.
Tra le varie specie di lupini, esiste infatti: il classico lupino bianco giallognolo dell’area mediterranea, chiamato albus; il lupino che cresce quasi esclusivamente in Australia, l’ angustifolius; il lupino che cresce quasi ovunque, il luteus.
Ciò che però ha maggiormente catturato l’attenzione di tutti, è stato udire che tra le tante proprietà che caratterizano questo legume, la più importante è la loro azione antidiabetica. Sembrerebbe infatti che, grazie alle sue ricche proprietà benefiche ad oggi quasi sconosciute a tanti, basterebbero pochi grammi di lupini al giorno per abbassare gli zuccheri nel sangue, superando nella classifica dei legumi più ricchi di proteine, i piselli, i fagioli e i ceci.
Il lupino infatti, secondo le ultime ricerche effettuate dall’Universita’ degli Studi di Milano – coordinate dal professor Marcello Duranti – continene una proteina, la gamma-conglutina, in grado di ridurre lo zucchero nel sangue se assunta in piccole dosi. Per questo motivo questo legume diventa importantissimo nell’alimentazione di tutti coloro affetti da diabete, poichè oltre ad abbassare la quantità di zuccheri nel sangue, riduce anche l’incremento del peso corporeo.
Ovviamente la farina che si ricava dal lupino, oltre a essere ricca di proteine, quasi come la carne e le uova – per questo il lupino viene definito la carne dei vegetariani – e’ anche priva di glutine, perciò ottima per chi soffre di celiachia.