Sembra brutto dirlo eppure oggi grazie ad una scoperta scientifica quello che fino a poco tempo fa sembrava solo un “brutto” gesto, oggi appunto si trasforma in un modo per vivere più a lungo. Siamo cresciuti con l’idea di doverci comportare sempre bene, di essere sempre e per forza generosi e altruisti. Oggi si scopre che la felicità, quella vera ovviamente e non apparente, si raggiunge in tutto altro modo: diventando egoisti.
Essere egoisti ci porta ad appagare i nostri desideri, i nostri sogni, a pensare maggiormente a noi stessi e meno agli altri, ad avere meno gabbie, meno pressioni, meno blocchi psicologici. La traduzione di questo concetto è molto semplice visto che una ricerca negli Stati Uniti ha dimostrato come bambini e bambine avvolti dalla classica aura di bravi/e ragazzi/e in realtà, potenzialmente, saranno degli adulti infelici.
L’unica soluzione a tutto questo è appunto quella di saper dire di no , di ribellarsi. Questi atteggiamenti non sono “cattivi” ma esprimono un semplice e bisogno fisiologico naturale in grado di affermare le proprie necessità intime e vere e visto che, molto spesso, questo bisogno viene soffocato a causa dei sensi di colpa, ecco che nasce la frustazione.
La felicità ovviamente non ha bisogno di grandi obiettivi, a volte basta anche poco, a volte bastano la pienezza di un momento, la gioia di un istante, una risata in più. Per ottenere questo stato di benessere, lo studio suggerisce di concentrarsi sulle cose che ci rendono felici, stilando una lista, e cercando di ottenerle e raggiungerle durante la giornata, dando più spazio alla nostra creatività, ai nostri sogni, alle cose che ci fanno stare bene, non concentrandosi solo sul dovere.
Dovremmo forse provare tutti.