Manolis Kallistratos, rinomato cardiologo dell’ospedale Asklepieion Voula di Atene, ha dimostrato mediante la sua approfondita ricerca che la pennichella pomeridiana ha i suoi effetti benefici non indifferenti. Nella fattispecie, a giovarne maggiormente sarebbe il nostro apparato cardiocircolatorio.
I ricercatori coinvolti in questo interessante studio hanno notato che, su un campione di circa 370 pazienti ipertesi sulla 60ina di etĂ , la dormita di metĂ pomeriggio ha realmente apportato effetti positivi ai livelli della pressione arteriosa. Coloro che hanno la sana abitudine di fare una pennichella dopo pranzo presentano il 5% in meno di pressione arteriosa rispetto a coloro che saltano la dormita pomeridiana.
Anche se il 5% in meno può sembrare una percentuale irrisoria, in realtà anche soltanto un piccolo abbassamento di 2 mmHg di pressione sistolica può incidere positivamente e ridurre il rischio di ictus e infarto. Le arterie dei pazienti soliti riposare dopo pranzo sono risultate meno danneggiate e più sane.
Una volta stabilito che il riposino post pranzo è una panacea per il nostro organismo ed un vero e proprio “anti-ipertensivo naturale”, occorre stabilire la durata di quest’ultimo affinchè risulti benefico e salutare. I medici e i ricercatori del suddetto studio sostengono che sia sufficiente dormire per 60 minuti o poco più.
Al giorno d’oggi però non tutti possono permettersi il lusso di dedicare un’ora della propria pausa pranzo ad una sana e riposante pennichella. Il cardiologo Manolis Kallistratos asserisce che, ai giorni nostri, il riposino del pomeriggio è divenuto davvero un privilegio di pochi. I ritmi lavorativi della stragrande maggioranza degli impiegati o degli studenti sono purtroppo estremamente frenetici e no-stop.
Coloro che ad oggi riescono a ritagliare un’ora del proprio pomeriggio e dedicarla ad un riposino dopo il pranzo, magari comodamente adagiati sul divano di casa, ne guadagneranno indubbiamente in salute, in barba a chi li accusa ingiustamente di poltroneria ed ozio.