5 falsi miti sui piatti estivi: dalla bresaola al riso freddo

Con l'estate e il caldo c'è la necessità di consumare piatti più freddi e leggeri. Ma siamo sicuri che quello che consideriamo uno spuntino o un pranzo leggero sia effettivamente light?

5 falsi miti sui piatti estivi: dalla bresaola al riso freddo

Le giornate d’estate passate al mare suggeriscono brevi e leggeri pasti da consumare al volo, tra una nuotata e l’altra. Il caldo colpisce tutti, vacanzieri e lavoratori, e tutti sentono la necessità di alleggerirsi dal peso invernale nutrendosi con pasti più light e soprattutto più freschi. Ma quelli che riteniamo dei pasti leggeri spesso non lo sono affatto, oppure tendiamo a condirli e prepararli in modo errato.

Uno dei piatti più preparati in estate è l’insalata di riso fredda. Nonostante il nome accattivante e la consumazione fredda, questo piatto è tutto fuorchè leggero. Una porzione di riso freddo contiene circa 500 kcal rendendolo un pasto completo piuttosto che uno spuntino estivo. Senza contare tutte le possibili guarnizioni e condimenti che si possono aggiungere, quali il prosciutto, il formaggio, verdure varie, etc… Nonostante sia apprezzabile l’apporto di fibre, vitamine e sali minerali, non si può trascurare l’alto livello di grassi che lo rendono un piatto completo al quale si può aggiungere solo un frutto.

Uno dei pasti più leggeri ed apprezzati nella stagione estiva è il piatto di bresaola. Per noi italiani l’abbinamento più gettonato vede questo affettato condito con il limone. Purtroppo questo accorgimento è un errore non poco grave per gli amanti della Bresaola della Valtellina. Il motivo è semplice, se si versa il succo di limone direttamente sull’affettato, questo si ossiderà creando un effetto “cottura” poco piacevole. Se non si vuole rinunciare al gusto fresco del limone come accompagnamento è consigliabile integrarlo in una leggera emulsione oppure come condimento della verdura.

Il tonno in scatola è un classico dell’estate. Pronto da usare e versatile in ogni sua forma. Una cosa che molti ignorano è che ogni tipo di tonno in scatola, che sia sott’olio o al naturale, in realtà viene precedentemente sottoposto ad una cottura in modo da sterilizzarlo. Per questo motivo, nella preparazione dei nostri piatti freschi, l’aggiunta di questo ingrediente dovrebbe avvenire a fuoco spento, e non dopo essere stato nuovamente cotto.

Un altro must della stagione è la pasta fredda. Che sia avanzata dal giorno prima o preparata per tempo e lasciata raffreddare, la sfida principale nella preparazione di questo piatto è il blocco della cottura in modo da non lasciarla scuocere e ammassare. Il falso mito che in molti prendono per buono è quello di sciacquare la pasta sotto l’acqua fredda o lasciarla scuocere in pentola. Purtroppo in questo modo si ottiene un effetto sciapo e appiccicoso. La cosa migliore da fare è quella di cuocerla a campana. In pratica a due terzi della cottura, la pasta viene scolata e posta in una terrina sigillata dalla pellicola trasparente. Questo effetto ermetico farà gonfiare la pellicola “a campana” facendo completare la cottura a secco. Ecco a voi un piatto di pasta al dente e integro anche dopo un giorno intero.

Ultimo mito estivo da sfatare è quello della birra ghiacciata e senza schiuma. Per gustare al meglio un bel bicchiere di birra bisognerà evitare di servirlo ad una temperatura così bassa e fare attenzione alle indicazioni poste sulla confezione. La presenza della schiuma, in oltre, è un segno di buona qualità. Due dita di schiuma servono a preservare la birra dall’ossidazione rendendola più buona e digeribile.

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