Volkswagen I.D. Buzz: l’iconico minibus diventa elettrico

Volkswagen I.D. Buzz, il minibus probabilmente più noto e icona degli anni '60 - '70 diventa elettrico e messo in mostra al Salone di Detroit. La rievocazione in stile moderno del famoso Buzz è dotata di otto posti e un’autonomia di circa 600 km

Volkswagen I.D. Buzz: l’iconico minibus diventa elettrico

Volkswagen I.D. Buzz, il minibus probabilmente più noto e icona degli anni ’60 – ’70 diventa elettrico e messo in mostra al Salone dell’automobile di Detroit. La rievocazione in stile moderno del famoso Buzz è dotata di otto posti e un’autonomia di circa 600 km, in produzione dal 2020.

Il nuovo concept VolksWagen utilizza le stesse idee di fondo del Concept ID presentato lo scorso anno al Salone di Parigi: design language e kit di trazione elettrica ad architettura modulare. Tuttavia, l’ID Buzz trae ispirazione primaria dal Microbus di tipo 2, una icona degli anni ’60 e ’70, con un forma a V sul pannello frontale e una silhouette che sembra un pezzo di pane.

Buzz è dotato di un propulsore completamente elettrico compatto montato sull’asse posteriore in grado di erogare una potenza di circa 201 cavalli. Tuttavia, il furgone è dotato di un seconda motore elettrico sull’asse anteriore, dando trazione integrale on-demand con una produzione combinata stimata di 275 kW – circa 369 cavalli di potenza. Da zero a 100 km/h in 5 secondi con velocità massima autolimitata a 160 km/h.

L’energia viene immagazzinata in una batteria piatta che si nasconde sotto il pavimento e, con 111 kWh di capacità della batteria (circa tre volte superiore a quella delle moderne e-Golf), l’autonomia è stimata per un massimo di 600 km sulla base dei metodi di guida e di prova europei. Un sistema di ricarica combinata (CCS) permette una ricarica fino all’80 per cento in soli 30 minuti o con un impianto di almeno 150 kW è possibile effettuare anche la ricarica wireless, in questo caso più lenta.

L’interno è personalizzabile. I sedili possono essere riposizionati, rimossi, ripiegati o combinati in letti o lettini per lunghi viaggi o per la notte. I sedili della seconda fila possono essere accoppiati per formare un tavolino. I sediolini anteriori possono essere ruotati di 180 gradi per consentire al guidatore di badare agli altri passeggeri, mentre il minibus è in modalità di guida autonoma.

Nella consolle centrale “ID Box” un tablet staccabile che può anche essere riposizionato all’interno dell’abitacolo o rimosso e utilizzato al di fuori del veicolo con i suoi altoparlanti Bluetooth.

Buzz ID è progettato sia per la guida manuale e autonoma. Quando la modalità è manuale dal cruscotto compare il volante sensibile al tocco che ospita la maggior parte dei controlli necessari, incluso il selettore di unità PRND. Un display head-up per la realtà aumentata (HUD) è proiettata sul parabrezza, sovrapponendo dati sulla navigazione, velocità, livello della batteria e altri dati rilevanti sul mondo circostante. Secondo VW la proiezione tramite HUD e 3D fa apparire come se l’informazione venisse proiettata da 7 a 14 metri davanti alla vettura con un effetto “sorprendentemente realistico“.

In modalità di guida autonoma il volante scompare nella plancia lasciando ancora più spazio ai passeggeri. L’head-up display è libero di visualizzare un numero maggiore di informazioni come guide turistiche locali, gli amici presenti lungo il percorso scelto o i messaggi in arrivo.

Volkswagen I.D. Buzz sarà in grado di gestire se stesso fino a circa 80 mph su autostrada e dispone di funzionalità Car2X che consente al suo robo-cervello di comunicare con altri veicoli autonomi e infrastrutture. Volkswagen inizierà il lancio della sua linea ID nel 2020 partendo da una berlina compatta, seguita da un ID SUV non ancora svelato e quindi toccherà all’ID Buzz tra il 2022 e il 2025.

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