Nio EP9, la supercar elettrica più veloce, bella e costosa al mondo

Nel corso di un'esposizione alla Saatchy Gallery di Londra, la NexEV, casa automobilistica cinese specializzata in e-car, ha esibito la sua nuova supercar elettrica, la Nio EP9, ad oggi la quattro-ruote elettrica più veloce (e bella) al mondo.

Nio EP9, la supercar elettrica più veloce, bella e costosa al mondo

Saatchy è un’importante galleria d’arte londinese specializzata in esposizioni di artisti contemporanei che, in questi giorni, in via del tutto eccezionale, ha concesso di ammirare un frutto alquanto originale dell’ingegno umano: la Nio EP9, una supercar elettrica cinese che, oltre ad essere bellissima, è anche il veicolo elettrico più veloce al mondo.

Nio EP9, sebbene poco nota, non sbuca fuori dal nulla: a realizzarla è stata NexEV, azienda cinese specializzata in veicoli elettrici che, tra i suoi numerosi investitori, può vantare anche grossi nomi del calibro di Tencent Holdings Limited, il gigante del web noto per aver creato il messenger “WeChat”. Anche il background tecnico, oltre ai “natali illustri”, vi è tutto: gran parte delle soluzioni motoristiche e di sicurezza portate in dote alla Nio EP9 provengono dal veicolo (guidato da Nelson Piquet Jr) con cui NexEV ha vinto il campionato riservato alle auto sportive elettriche, la Formula E.

Nio-EP9-e-car

A livello strutturale, la Nio EP9 ha la classica silhouette da supercar con due ampie prese d’aria sull’avantreno e, ai lati, due portiere che si aprono ad “ali di gabbiano”: una volta entrati nell’abitacolo, si rimane stupiti dalla quasi totale assenza di comandi fisici, sostituiti da ben 4 display. Di questi, uno è collocato sul volante e, in sostanza, sostituisce la plancia degli strumenti, un altro è posto sulla consolle ed ha sviluppo verticale, un terzo è posto – con estensione orizzontale – davanti al passeggero anteriore e, infine, un quarto è alloggiato sul retro. Ovviamente, trattandosi ancora di una show car, non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito alle implementazioni puramente hi-tech del veicolo.

Più che altro, in sede di esposizione, ci si è concentrati sul lato motoristico. Sotto questo punto di vista, la Nio EP9 monta 4 motori elettrici che, messi a lavorare assieme, scaricano su strada la bellezza di 1300 cavalli vapore complessivi. Questo, traslato in termini prestazionali, si traduce in performance degne di “rivali” prestigiose quali, appunto, la Porsche 918, e la McLaren P1: la Nio EP9 sprinta da 0 a 100 km in 2.7 secondi e, per centrare i 200 km/h non ci mette più di 7.1 secondi. Appena 15.9, poi, ce ne vogliono per centrare i 300 km/h. Il massimo a cui può arrivare questo gioiello è decisamente notevole, con i suoi 313 chilometri all’ora.

Chi temesse per la propria sicurezza, o di “prendere il volo”, può tranquillizzarsi. Come detto, anche le feature di sicurezza della Nio EP9 provengono dalle competizioni in Formula E: sul retro è presente un ragguardevole alettone che, oltre a consentire le performance citate in rettilineo, genera anche una forza di deportanza molto utile nel tenere il veicolo incollato al suolo in curva. Nel complesso, poi, l’adesione del veicolo al suolo è conseguita anche con un ottimo escamotage ingegneristico: in tandem con l’alettone di cui sopra, opera anche un lungo diffusore posto sotto tutto il pianale dell’auto. Il risultato è così soddisfacente che, in curva, ci si può permettere un’accelerazione di ben 2.53G e, in gara, al Nurburgring Nordschleife, la Nio EP9 è riuscita a completare un giro in soli 7 minuti e 5.12 secondi (record su pista).

Sempre restando nel novero delle performance, giova ricordare che la Nio EP9 è da record anche nel ricaricare le sue batterie: secondo quanto dichiarato dalla NexEV, la Nio EP9 si ricarica del tutto in 45 minuti e, da quel momento, è in grado di garantire un’autonomia di ben 427 km (in condizioni di percorrenza ideali).

Purtroppo, tutto ciò ha un prezzo. E salato. Ogni esemplare della Nio EP9 costerà uno sproposito: 1.2 milioni di euro. Non stupisce, quindi, il fatto che ne saranno prodotti solo 6 esemplari che finiranno tutti nel mercato cinese: solo dopo, eventualmente, si penserà a Stati Uniti, Regno Unito ed Europa.

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