Le vittime di incidenti stradali, considerato il mondo intero, sono 1,25 milioni ogni anno. Un terzo dei casi è da attribuire alla velocità eccessiva. Questo quanto afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in un rapporto pubblicato in occasione della settimana mondiale – che inizierà l’8 maggio – di sensibilizzazione al problema che avrà come tema prioritario gli incidenti stradali.
Secondo il rapporto presentato dall’Oms, facendo una media dei casi, quasi la metà di chi sta al volante supera i limiti di velocità. I più indisciplinati sono i maschi più giovani, soprattutto quando guidano sotto l’influenza dell’alcol. Il decesso a causa di un incidente stradale è al primo posto tra le cause di morte per persone tra i 15 e i 29 anni.
Considerando gli incidenti stradali non mortali, il rapporto afferma che si contano 50 milioni di feriti con un costo tra il 3% e il 5% del Prodotto interno lordo ad ogni singolo Paese.
Gran parte del problema si risolverebbe riducendo la velocità media del 5% , dicono gli esperti dell’Oms, questo basterebbe a far calare del 30% gli incidenti mortali sulla strada. Il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, afferma che “Se i Paesi affrontassero solo questo problema avrebbero in breve tempo conseguenze positive, sia in termini di vite salvate che di aumento di pedoni e ciclisti, con effetti profondi sulla salute”.
Il rapporto dà anche delle indicazioni come la creazione di strade sicure che rallentino il traffico, l’adozione di limiti di velocità più severi e dei controlli, l’utilizzo di tecnologie avanzate nelle auto capaci di limitare la velocità come anche la frenata assistita e per ultimo l’informazione e la formazione che non devono mai mancare.