Nel 2040 il 35% delle auto vendute saranno elettriche

Allo “Smart Mobility World” di Lainate sono stati presentati i dati riguardanti la mobilità elettrica nel nostro paese. Si è anche stimato che nel 2040 le auto elettriche rappresenteranno più di un terzo del totale immatricolato.

Nel 2040 il 35% delle auto vendute saranno elettriche

Lo “Smart Mobility World” – evento dedicato alla mobilità intelligente che ha avuto luogo lo scorso 17 e 18 ottobre presso il Centro Guida Sicura ACI-SARA di Lainate, città alle porte di Milano – ha rappresentato un’occasione per fare un punto sulla situazione del mercato interno delle auto elettriche. Oltre a valutare lo stato attuale del settore, sono state formulate delle proiezioni su quello che sarà la mobilità del futuro.

Secondo la società di consulenza “Arthur D. Little”, le auto elettriche conosceranno una sempre più rapida diffusione; entro il 2040 arriveranno a rappresentare il 35% delle nuove immatricolazioni. Nel frattempo assisteremo ad una vera e propria sfida tra i costruttori, consapevoli di essere chiamati ad aumentare gli investimenti nelle auto di nuova generazione.

La ricerca è al momento in una fase iniziale, ma il passato ha insegnato come in un qualsiasi momento un nuovo standard tecnologico può affermarsi e diffondersi vertiginosamente. E’ stato il caso dei televisori a colori, dei personal computer, dei telefoni cellulari e degli smartphone.

Se le proiezioni per il futuro sono incoraggianti, l’attualità si presenta invece alquanto deficitaria e frammentata. Tra i vari problemi si ravvisa in primo luogo una carenza infrastrutturale. Le colonnine di ricarica delle auto elettriche non sono molto diffuse. Come se non bastasse, non sempre i differenti standard utilizzati per il funzionamento permettono una comunicazione tra di loro. Ne risulta quindi una rete con punti di ricarica a sé stanti che costringono i proprietari di auto a zero emissioni a dotarsi di varie carte per potersi rifornire

E’ stato proprio questo uno dei temi chiave affrontati nell’incontro “Smart 2.0, i nuovi servizi e le nuove infrastrutture intelligenti per le persone, le città e le strade”. Antonio Pettierre di Telecom Italia è interventuto ribadendo come “attualmente siamo a 8 miliardi di oggetti connessi e si prevede che entro il 2020 si arriverà a 20 miliardi, compresi quelli nelle auto. E’ importante avere piattaforme, infrastrutture che permettono di gestire in modo intelligente questi oggetti. Questi, infatti, producono un’enorme mole di dati, i big data. A titolo di esempio, in tre giorni si producono tanti dati quanto in 4.000 anni di storia dell’umanità”. Che dire, una vera e propria sfida nella sfida.

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