McLaren 570 GT, eccellente supercar da pista comoda per la strada

In genere, si tende a pensare che un'auto sportiva debba essere, dicotomicamente, o potente, o comoda: la McLaren 570 GT è ambedue le cose, pur restando - fondamentalmente - un'auto da pista messa su strada.

McLaren 570 GT, eccellente supercar da pista comoda per la strada

Il sogno proibito di chi ama un’auto sportiva è di poterla usare anche per guidare in città, sfoggiandola nel mentre ci si reca in ufficio. La McLaren 570 GT permette questo ed altro, essendo stata attrezzata per mettere la sua potenza a disposizione della comodità di percorrenza.

Potenza, dicevamo. La McLaren 570 GT, certo, non difetta dal punto di vista motoristico. La sua unità propulsiva, supportata da un cambio a 8 rapporti con doppia frizione, è un 3.8 biturbo V8 da 570 cavalli vapore, capace di raggiungere una velocità massima di 328 km/h, e di scattare da 0 a 100 km/m in appena 3.4 secondi, centrando – poi – i 200 km/h in poco meno di 10 secondi (cronografo fermo a 9.8′). Grazie al suo serbatoio, con un pieno da 72 litri, è in grado di fare 600 km, con un’andatura media di 120 km/h, molti di meno in assetto da pista. 

Oltre a tanta potenza, dicevamo, vi è anche molta comodità, trattandosi di una supercar messa su strada: le sospensioni gestiscono bene sia buche che depressioni stradali, grazie all’alleggerimento del 15% sul davanti, e del 10 sul retro. Anche lo spazio a disposizione dei bagagli è notevole, visto il form factor del veicolo: sul retro, proprio sopra il motore, è presente un vano – accessibile tramite un oblò – che, grazie alla capienza da 220 litri, consente di ospitarvi sia la giacca, che il proprio laptop, mentre – sul davanti, sotto il cofano, ne è stato ricavato un altro, da 150 litri. Le portiere, ad ali di gabbiano, sono state ripensate, e l’abitacolo consente di isolare dai rumori del motore (sino ai giri medi), con una certa tranquillità, in modo da non essere disturbati mentre si è al telefono.

A proposito di elettronica di bordo: non ve n’è molta, e quella presente è essenziale. Al centro della plancia è presente un infotainment touch da 7 pollici, che affida le sue funzioni al software IRIS. La gestione del contatto con gli smartphone è affidata al Bluetooth, e –  per il resto – ci si concentra sulle funzionalità da navigazione. L’acustica del sistema multimediale è affidata, di serie, ad un sistema 8 casse “McLaren Audio Plus”da 320 W: tuttavia, per i più esigenti, integrando il “GT Upgrade Pack”, oltre alla telecamera posteriore, tra le altre cose, è possibile disporre di un impianto da 12 casse realizzato da Bowers & Wilkins, che – grazie ad un amplificatore digitale di Classe D – eroga un suono da 1280 W che, pur potente, è sempre dettagliato ma senza rumore o distorsioni di sorta.

Dal lato del pilota, infine, è disponibile il cruscotto, totalmente digitale, diviso in 3 parti. In quella centrale, da 7 pollici ed a colori, sono presenti le informazioni di marcia (velocità, marce, etc), mentre in quello di destra e di sinistra, ambedue da 3 pollici, sono visualizzate rispettivamente le informazioni dettagliate del navigatore, e la scelta delle funzionalità, effettuata da una levetta posta dietro il volante. 

Il prezzo? Non da poco: l’allestimento base costa 200.500 euro: consoliamoci pensando che sia meno dell’ultimo smartphone della Vertu (es. il Vertu SIGNATURE Cobra).

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