Land Rover Discovery, suv ipertecnologico con spazio dinamico

Nei giorni scorsi, la britannica Land Rover ha annunciato la prossima commercializzazione (primavera 2017) della 5° generazione della Discovery che, ripensata nel design e nei materiali costruttivi, annovera tanto spazio, tecnologia, e diverse motorizzazioni

Land Rover Discovery, suv ipertecnologico con spazio dinamico

Land Rover è la celebre casa automobilistica inglese, con sede a Gaydon, che – nel corso degli ultimi 27 anni – ha portato avanti la tradizione del fuoristrada britannici a suon di nuovi modelli. Tra questi, uno di quelli con maggiore successo (1.200.000 esemplari prodotti) è stato il Discovery che, di recente, è giunto alla sua quinta generazione.

La nuova Land Rover Discovery è decisamente cambiata rispetto al passato. A livello estetico, è la diretta emanazione della Concept Discovery Vision esibita al Salone dell’Auto 2014 di New York mentre, in tema di materiali, ha utilizzato una particolare lega di alluminio per alleggerire il peso della struttura (poco inferiore ai 5 metri di lunghezza): ad oggi, infatti, la nuova Discovery può dirsi “dimagrita” di ben 480 kg in confronto alla generazione precedente. 

L’interno della Discovery è “dinamico”. In teoria, questo suv propone 3 file di sedili in grado di ospitare fino a 7 passeggeri ma, volendo, grazie alla tecnologia “Intelligent Seat Fold” (con controlli anche nella plancia e sul proprio smartphone via app), è possibile abbassarne qualcuna in modo da guadagnare più spazio per i propri acquisti ingombranti: questi ultimi, grazie al sistema “Auto Access Heigh” – che abbassa il veicolo sino a 40 mm da terra – non faranno di certo fatica – quindi – a trovar spazio all’interno del bagaglio che, già di suo, vanta un volume da 2500 litri. Caricato il tutto, sarà possibile “blindare” le portiere senza neanche l’uso delle chiavi o del telecomando, semplicemente sfiorando la scocca del portellone col bracciale impermeabile “Activity Key” all’interno del quale, di fatti, è presente una chiave elettronica. 

La dotazione tecnologica della Discovery, come si può intuire, è notevole. L’abitacolo, ad esempio, è attrezzatissimo sotto questo punto di vista: sulla plancia vi è un infotainment, compatibile con iOS e Android, da 10 pollici mentre, in giro per il veicolo, troviamo qualcosa come 9 porte USB e, per ricaricare i propri device mobili, 6 prese da 12 volt cadauna. Il tutto, naturalmente, iperconnesso ad internet grazie ad un potente hotspot Wi-Fi che, una volta attivato, è in grado di erogare connettività a 8 dispositivi in simultanea. Non solo comodità, tuttavia: la tecnologia della Discovery è messa anche a disposizione della sicurezza di guida.

Sotto questo aspetto, il sistema “Terrain Response 2” è in grado – recepite le condizioni del terreno – di adeguarvi automaticamente il funzionamento del motore mentre la tecnologia “ATPC” (All-Terrain Progress Control) si dimostra particolarmente coscienziosa qualora si incontrino terreni o condizioni di visibilità impervie nelle quali è necessario concentrare tutta la propria attenzione sullo sterzo: nello specifico, il sistema appena accennato, ravvisate le condizioni idonee, si occupa di contenere al ribasso la velocità del veicolo rendendo superfluo “giocare” di acceleratore e freno. 

Ferma restando l’adozione del cambio automatico a 8 marce, la Discovery è presente in varie opzioni di motorizzazione: se si vuol restare entro la cilindrata da 2 litri, si può ottenere una potenza da 180 cavalli vapore col modello standard, o guadagnarne 240 grazie alla versione “Sd4” munita di 2 turbocompressori. Salendo di livello, 249 CV si possono ottenere col modello “3.0 diesel” fornito di un motore piuttosto “frazionato” (6 cilindri) mentre il clou (340 cavalli vapore) è ricavato dalla 3 litri “Si6 supercharged”. 

Discovery – cadenzata anche nell’edizione limitata (2400 unità) “First Edition” – sbarcherà nei concessionari la prossima primavera (2017) con una prezzatura, secondo i modelli, che parte da 52.700 euro

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