Soprattutto durante i mesi estivi, per molti guidare con il braccio fuori dal finestrino è un’abitudine ben consolidata. Quando poi il caldo si fa opprimente e non si ha la fortuna di avere l’aria condizionata in auto, l’abitudine diventa una vera e propria necessità. Nessuna norma vieta espressamente di poter guidare con il braccio al di fuori del finestrino, ma consultando alcuni articoli del codice della strada, se ne desume un divieto implicito.
Il caso nasce a seguito di una multa comminata ad un automobilista pizzicato mentre guidava con il braccio sinistro fuori dal finestrino. Le forze dell’ordine gli hanno contestato la violazione dell’articolo 169 del codice della strada, con il quale si prevede che il conducente debba avere la più ampia libertà di movimento al fine di porre in essere le manovre necessarie alla guida. In effetti anche l’articolo 173 fa un indiretto rinvio alla necessità del conducente di apprestarsi alla guida con entrambe le mani, in quanto nel disciplinare l’utilizzo di apparecchi radiotelefonici, considera legittimo l’utilizzo di strumenti a viva voce o dotati di auricolare, a condizione che il conducente abbia adeguate capacità uditive e che tali apparecchi non richiedano, per il loro funzionamento, l’utilizzo delle mani.
Senza dimenticarsi di quanto reciti l‘articolo 140, ovvero la necessità da parte degli utenti della strada di non costituire pericolo o intralcio alla circolazione, avendo cura di salvaguardare la sicurezza stradale. Anche il successivo articolo 141 richiede che il conducente debba in primo luogo mantenere sempre il controllo del proprio veicolo, essendo quindi in grado di eseguire le manovre utili per la sicurezza: sembra quindi palese che ciò risulterebbe più difficoltoso usando una sola mano.
In queste circostanze le autorità di pubblica sicurezza possono ravvisare gli estremi di una condotta pericolosa, e in quanto tale, comminare una sanzione oltre che decurtare punti dalla patente dell’automobilista indisciplinato.