Dekra: il 90% degli incidenti è causato dalla distrazione alla guida

Il “Rapporto 2016 sulla sicurezza alla guida” predisposto dalla Dekra evidenzia come il 90% degli incidenti stradali sia riconducibile a distrazioni, errori e cattive abitudini alla guida. Il fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma l’intera Unione Europea.

Dekra: il 90% degli incidenti è causato dalla distrazione alla guida

Smartphone e social network si sà, creano dipendenza. In molti non riescono proprio a separarsene, ed ogni momento della giornata può essere propizio per dare una sbirciata al proprio device. Anche chi è alle prese con la guida non sembra disdegnare questa pratica che come ben sappiamo può però diventare estremamente pericolosa.

Per strada siamo ormai avvezzi a vedere un po’ di tutto. Non di rado assistiamo ad automobilisti alle prese con l’invio di sms, di mail, oppure intenti a rispondere a chiamate o ad aggiornare il proprio profilo social, magari con un selfie “al volo” fatto dietro al volante.

Non a caso tra il 1° gennaio e il 23 ottobre di quest’anno, il 26% delle infrazioni stradali è stata comminata per il mancato uso dell’auricolare o del vivavoce. Se a queste cattive abitudini aggiugiamo anche chi deve farsi la barba, sistemarsi il trucco o impostare il navigatore, le cause di distrazione non possono che moltiplicarsi così come i potenziali rischi di diventare protagonisti di un incidente.   

A fare un po’ di luce sul legame che contraddistingue distrazioni ed incidenti ci ha pensato la Dekra, celebre società tedesca conosciuta per le sue attività di collaudo, perizia, omologazione e revisione degli autoveicoli. Nel suo ultimo “Rapporto 2016 sulla sicurezza alla guida” ha avuto modo di sottolineare come distrazioni, cattive abitudini ed errori alla guida siano responsabili del 90% degli incidenti. Sotto questo punto di vista anche gli altri Paesi dell’Unione Europea non si discostano più di tanto dalla situazione italiana: la distrazione al volante è infatti un fenomeno molto diffuso anche al di fuori dei confini nazionali.

L’indubbio rapporto causa-effetto può ulteriormente incrementarsi se alla guida troviamo un automobilista al di sotto dei 25 anni di età. L’inesperienza, la mancanza di concentrazione e proprio il maggior attaccamento al “mondo social” sono i fattori che rendono i giovani potenzialmente più pericolosi al volante.

Se è sì vero che dal 1995 il rischio di mortalità in auto è diminuito di oltre il 70%, ancora molto resta da fare per raggiungere l’obiettivo UE di dimezzare il numero delle vittime degli incidenti stradali nel decennio 2010-2020.

Con questo rapporto Dekra ha indicato anche quali iniziative sarebbe opportuno intraprendere in futuro: il ricorso alle nuove tecnologie sembra essere sempre più indispensabile. È questo il caso dei sistemi di assistenza alla guida di cui si auspica la rapida diffusione. In secondo luogo andrebbero potenziate le infrastrutture intelligenti in grado di poter comunicare con le auto, a tutto beneficio della sicurezza. Infine andrebbero uniformate le norme relative al traffico stradale dei paesi UE, armonizzando le procedure per la verifica dell’idoneità alla guida.

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