Van Gogh: saranno pubblicati 65 disegni inediti dell’artista

"Vincent Van Gogh, la bruma di Arles, il taccuino ritrovato" è un volume che raccoglie 65 disegni inediti del pittore fiammingo, ma c'è già chi tra gli esperti d'arte lo dichiara un falso

Van Gogh: saranno pubblicati 65 disegni inediti dell’artista

Giovedì 17 ottobre uscirà simultaneamente in 6 paesi, Francia, Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi, una raccolta di 65 disegni inediti di Vincent Van Gogh. Il volume, presentato a Parigi, s’intitola “Vincent Van Gogh, la bruma di Arles, il taccuino ritrovato” conta 288 pagine ed è edito dalla casa editrice francese Seuil. Sull’autenticità del ritrovamento sono già sorti però numerosi dubbi, considerato anche che i 65 disegni inediti non portano la firma dell’artista olandese.

Nonostante la raccolta sia stata curata da una delle massime esperte del maestro fiammingo, la storica dell’arte Bogomila Welsh-Ovcharov, che è stata anche una delle commissarie della mostra parigina “Van Gogh a Parigi” al museo d’Orsay di Parigi nel 1988, l’autenticità dei disegni è stata messa in dubbio dal Van Gogh Museum di Amsterdam.

Durante la presentazione del libro a Parigi, gli studiosi Teio Meedendorp e Louis van Tilborgh del Museo Van Gogh di Amsterdam, secondo i cui il “taccuino ritrovato” si tratterebbe di un falso, hanno dichiarato che i propri esperti erano già da tempo a conoscenza dei disegni e già nel 2008, con una seconda conferma nel 2012, avevano escluso di poterli attribuire a Vincent Van Gogh.

Gli esperti olandesi sarebbero già stati, quindi, a conoscenza dei 65 disegni. L’editore della raccolta, Bernard Comment, si difende dalle accuse del museo di Amsterdam che giudica i 65 disegni proposti come delle banali imitazioni con errori topografici manifesti, dicendo che per stabilire l’autenticità di tali disegni è stato portato avanti un lungo lavoro scientifico.

I disegni ritrovati di Van Gogh erano in mano a un privato, sono realizzati a inchiostro e ritraggono la campagna provenzale di Arles dove l’artista fiammingo aveva soggiornato.

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