Al Museo della Scienza di Milano un’opera d’arte con un selfie degli occhi

E' l'ultima tappa del progetto «The Art of Attentiveness» che ha attraversato l’Europa. Il progetto è stato ideato dall’artista Gerry Hofstetter e da Swiss: con un selfie dei propri occhi si diventa un'opera d'arte che illumina il Museo della Scienza di Milano

Al Museo della Scienza di Milano un’opera d’arte con un selfie degli occhi

Il grande artista Gerry Hofstetter, molto conosciuto per le sue coreografie luminose in grado di far apparire qualsiasi edificio o monumento una vera opera d’arte, ha creato proprio nel centro di Milano una visione spettacolare: ha infatti trasformato il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci in una splendida opera d’arte grazie ad una installazione luminosa ideata come componente portante di un progetto artistico iniziato in ambito europeo da Hofstetter e da Swiss International Air Lines (Swiss),.

Il progetto ha lo scopo di dedicare maggiore importanza all’attenzione tra le persone, e in questo caso gli occhi e gli sguardi vengono trasportati in scena, costituendo il filo conduttore dell’installazione. I due elementi infatti rappresentano il contatto visivo tra le persone, e lo scopo finale è quello di rendere più facili e frequenti i rapporti interpersonali.

Così la facciata del Museo è stata inondata da diverse installazioni artistiche luminose, create in alcune città europee attraverso un tour è partito a fine novembre da Londra: il meridiano zero di Greenwich è stata la tappa di partenza di questa serie di opere d’arte luminose, e già a dicembre è stata proiettata la seconda installazione sulla facciata dell’Hotel Fairmont Quattro Stagioni. La terza è stata invece l’Opera di Stato di Vienna, che a gennaio ha mostrato un altro scenario fantastico per una orchestra luminosa assai speciale. A febbraio è stata la volta di Barcellona, dove è stata proiettata la chiesa del Sacro Cuore che splendeva sui tetti della capitale catalana. La scorsa settimana invece è stata illuminata la Cité Universitaire di Parigi, un altro scorcio affascinante che ha incantato per la sua bellezza.  

Un progetto che fino a fine marzo dà a tutti la possibilità di partecipare attivamente e personalmente con un semplice gesto: basta infatti caricare un selfie dei propri occhi su swiss.com/attentiveness che, insieme agli innumerevoli occhi che arriveranno da tutta Europa, andrà ad aggiungersi per comporre l’opera finale che sarà presentata durante l’anno in corso in Svizzera. Un progetto artistico eccezionale, che grazie ai selfie avvicina i rapporti interpersonali cercando di instaurare nuovi confronti e stimolare il desiderio di commentare  o chiedere opinioni anche tra sconosciuti.

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