Quasi 30.000 firme per la creazione di una legge contro lo spreco alimentare

La petizione è stata pubblicata sul sito Change.org sull'onda del successo ottenuto dalla Francia con l'approvazione della legge che dichiara reato gli sprechi alimentari

Quasi 30.000 firme per la creazione di una legge contro lo spreco alimentare

Dopo l’approvazione, in Francia, di una legge che ha dichiarato reato lo spreco alimentare, la discussione sul tema si infiamma anche in Italia. Sono quasi 30.000 le firme raccolte attraverso una petizione online per l’introduzione anche nel nostro Paese di una legge contro gli sprechi alimentari. La proposta lanciata sul web si ispira proprio alla legge approvata lo scorso 22 maggio dai nostri vicini francesi, che hanno fatto dello spreco di cibo da parte dei grandi supermercati un vero e proprio reato, proibendo la distruzione dei prodotti alimentari scaduti.

Secondo i dati raccolti dalla Commissione europea nel 2014, nell’Unione Europea sono oltre cento milioni le tonnellate di cibo che vengono buttate via annualmente, con l’Italia che ricopre l’undicesimo posto per gli sprechi alimentari a persona e addirittura il sesto posto di questa triste classifica per lo spreco totale di cibo. Secondo i dati della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, in tutto il mondo ogni anno vengono buttate nella spazzatura 1.3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile, per un costo totale di circa un trilione di dollari all’anno.

Per quanto riguarda le famiglie italiane, invece, un’indagine condotta nel 2014 da GFK Eurisko ha calcolato che in media sono 49 i chili di cibo che vengono buttati in un anno, e si tratta in prevalenza di frutta e verdura. Questi sprechi costano mediamente 316 euro all’anno a famiglia. Come se non bastasse, ogni anno sono 1.4 milioni le tonnellate di prodotti agricoli che non vengono nemmeno raccolti.

Questi dati fanno sicuramente riflettere, soprattutto se si pensa che nel mondo oltre 800 milioni di persone soffrono di malnutrizione e con l’equivalente del cibo che viene sprecato in tutto il mondo sarebbe possibile sfamare un numero di persone quattro volte superiore. Così Change.org ha pubblicato la petizione e in cui si legge che “Donare il cibo invenduto a organizzazioni di volontariato o mense per i poveri è il primo passo per correggere questo crimine verso l’umanità e avere un mondo più equo“. Visto il numero di firme raggiunte per questa prima proposta sembra che possa esserci la speranza che anche il nostro Paese cominci a muoversi nella giusta direzione sul tema dello spreco alimentare. La strada, però, è ancora molto lunga.

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