Milano: ecco il cartellone pubblicitario “mangiasmog”

Anche la pubblicità può abbattere la emissioni di smog. Tutto ciò già succede a Milano, in viale della Liberazione, dove è stato affisso un enorme cartellone pubblicitario “verde” capace di assorbire l’inquinamento dall’aria.

Milano: ecco il cartellone pubblicitario “mangiasmog”

Anche la pubblicità può dare il suo contributo alla causa della riduzione delle emissioni inquinanti. Quello che potrebbe sembrare un’accattivante slogan pubblicitario, è invece una realtà già in essere in viale della Liberazione a Milano.

Proprio qui sulla facciata del palazzo delle Generali è stato allestito un enorme cartello pubblicitario di stampo eco-friendly. Nobile scopo dell’affissione curata dalla società Urban Vision è quella di catturare le particelle inquinanti presenti nell’atmosfera. Il cartellone è stato infatto realizzato con dei particolari materiali messi a punto da una società di Pavia, la Anemotech. Non è quindi un caso che sullo stesso sia riportato il seguente slogan: “Questa pubblicità non vende auto, ne fa sparire 409.704 in un anno”.

Secondo Legambiente le sostanze utilizzate possono essere utili per contrastare gli inquinanti soprattutto negli ambienti indoor, e in piccola parte anche in quelli outdoor. Per Andrea Poggio di Legambiente, “di certo non si risolve in questo modo il problema delle polveri sottili in città, tuttavia si tratta di un’iniziativa privata che non fa uso di soldi pubblici e quindi lodevole”.

Per raggiungere questi risultati sorprendenti, i tecnici dell’azienda pavese hanno utilizzato una speciale tecnologia denominata “The Breath”. Quest’ultima è in grado di sfruttare il naturale ricircolo dell’aria, attirando le molecole inquinanti all’interno della “propria anima carbonica”. L’aria diventa a questo punto più salubre in quanto gli inquinanti vengono scomposti ed intrappolati all’interno di una specifica struttura fibrosa. Questa particolare composizione molecolare ha anche la caratteristica di precludere l’eventuale rilascio delle sostanze inquinanti nell’ambiente circostante.

Tra le varie peculiarità di questo tessuto hi-tech, degna di menzione ci sarebbe anche la funzione anti-odore. “Il tessutohanno fatto presenti gli ideatori – non si limita a coprire o mitigare gli odori, ma ne assorbe e disgrega le molecole, purificando l’aria dalle emissioni moleste”.

Ma quali sarebbero i benefici nel caso di un’eventuale diffusione su larga scala di questo materiale? Per lo stesso Poggio di Legambiente, sarebbe alquanto difficile dirlo. “Se tappezzassimo tutta Milano di superfici così, forse qualche miglioramento si avvertirebbe, ma di certo non è la soluzione. È un aiuto”.

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