L’isola di Henderson è il posto al mondo più inquinato dalla plastica

A lungo considerata dall’Unesco come un paradiso naturale in mezzo all’Oceano Pacifico, oggi l’isola di Henderson altro non è che un pezzo di terra stracolmo di rifiuti di plastica.

L’isola di Henderson è il posto al mondo più inquinato dalla plastica

Probabilmente in molti non ne avranno mai sentito parlare, eppure l’isola di Henderson ha un ben poco invidiabile primato: detiene la più alta concentrazione di rifiuti di plastica del nostro pianeta.

L’isola sperduta posta a metà strada tra il Sudamerica e la Nuova Zelanda, oltre a essere disabitata è stata a lungo considerata dall’Unesco come un vero e proprio paradiso naturale in Terra. Nel 1988 l’agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura la definiva “uno dei migliori esempi di atollo corallino, rimasto intatto grazie alla quasi totale assenza di attività umana”.

Nonostante le più che ottime referenze, oggi di quelle belle parole rimane solo uno sbiadito ricordo. L’isola è ora in balia dei rifiuti di plastica che hanno letteralmente invaso le sue spiagge. Le correnti oceaniche hanno qui trasportato una gigantesca mole di immondizia generata dall’attività umana. Nel giro di tre decenni l’isola è passata da patrimonio dell’umanità a immensa discarica galleggiante nell’oceano.

I risultati di una ricerca apparsa sulla rivista scientifica PNAS non lasciano spazio ad interpretazioni. Un team di ricercatori capeggiato da Jennifer L. Lavers dell’Università della Tasmania, (Australia) ha calcolato che sull’isola si siano accumulati con un ritmo “veramente allarmante” non meno di 38 milioni di pezzi di plastica di dimensioni medio-piccole. Due terzi non sarebbero visibili in quanto seppelliti da uno strato di 10 centimetri di sabbia. Una notevole quantità ha infatti dimensioni inferiori ai 2 millimetri.

Grazie allo studio iniziato nel 2015 è stato possibile calcolare una serie di dati. In primo luogo sull’isola di estensione pari a 36 chilometri quadrati, grazie all’azione delle correnti giungono quotidianamente circa 3.500 detriti di plastica. Sulle coste sono così ammassati un totale di 18 tonnellate di rifiuti, pari alla somma dei 38 milioni dei pezzi mappati. Ma la cifra preoccupante è rappresentata dai 671,6 frammenti di plastica per metro quadrato, un livello di concentrazione che non conosce pari al mondo.

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