Le alghe purificano l’aria e danno energia alle case

In oriente le usano da millenni nell'alimentazione, oggi in Europa sono state inventate strutture di alghe capaci di produrre energia e purificare l'aria. Le alghe potrebbero essere il materiale del futuro.

Le alghe purificano l’aria e danno energia alle case

I popoli orientali ne sfruttano da millenni le proprietà curative e alimentari e nella cucina moderna occidentale sono molto utilizzate per replicare i piatti e le zuppe giapponesi, oltre a quando gli chef usano le alghe per creare piatti scenografici e creativi ma anche buoni e speciali. Inoltre, le alghe sembrano essere uno degli alimenti più salutari esistenti. Ma la vera innovazione è l’uso delle alghe nella costruzione delle case: sono in grado di purificare l’aria e produrre energia, ma di fare anche tanto altro.

Il primo edificio ad essere costruito con le alghe è stato edificato ad Amburgo grazie al progetto BIQ (Bio Intelligent Quotient) che ha dato vita a delle facciate in vetro con bioreattori che fungono da vero e proprio contenitore per la coltivazione di micro-alghe. Queste micro-alghe si moltiplicano velocemente grazie all’azione del sole diretto moltiplicando così anche la quantità di energia che sono in grado di produrre e, inoltre, sono in grado di isolare termicamente l’edificio. In questo modo la struttura è un vero e proprio organismo vivente che cambia la sua produzione di energia in base alle condizioni climatiche.

Un’altra struttura innovativa si trova nel bel mezzo dei boschi danesi ed è una casa vacanze con le pareti in alghe. I vantaggi sono molteplici poiché le alghe assorbono una quantità di CO2 pari a quella del legno, non sono un materiale infiammabile e non marciscono, inoltre non attirano insetti grazie al sale che contengono e, avendo un basso contenuto di carbono, contribuiscono a ridurre le emissioni ambientali nocive.

Due architetti italiani, Marco Poletto e Claudia Pasquero, hanno presentato proprio in Danimarca un’installazione che si chiama Urban Algae Folly, si tratta della prima struttura vivente al mondo che integra la coltura di micro-alghe con la coltivazione digitale, tutto in tempo reale.

In Kazakistan, all’Expo di Astana 2017 iniziato il mese scorso, i due architetti hanno, invece, presentato Bio.tech HUT. Si tratta di un prototipo di abitazione futuristica e coltivazione di alghe, che diventano urbane. Il progetto mostra come coltivare dei micro-organismi per produrre biomassa da utilizzare sia come energia che come super-cibo e come coltivare batteri in grado di nutrirsi di anidride carbonica e produrre ossigeno.

Il funzionamento delle facciate del futuro è semplice: si tratta di tubi in Etfe, ovvero un polimero termoplastico ecologico, che costituiscono una camera d’aria in cui viene inserita l’acqua per la coltivazione e le alghe che fungono da bioreattori. Le alghe, per svilupparsi e crescere, hanno bisogno di stare in continuo movimento, per questo un compressore soffia aria dalla base dei tubi per far salire le alghe che, scendendo, completano il loro ciclo; questo movimento permette di accelerare lo scambio di l’anidride carbonica in cambio dell’ossigeno.
Gli stessi tubi, così composti e riempiti, possono essere installati anche all’interno delle abitazioni e diventando anche un elemento decorativo, nonché utile per il riciclo dell’aria.

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