I giorni della merla: i tre giorni più freddi dell’anno

Tra leggende, proverbi, credenze e tradizioni, con la locuzione "i giorni della merla" si indicano storicamente gli ultimi tre giorni del mese di gennaio che dovrebbero essere i più freddi di tutto l'anno.

I giorni della merla: i tre giorni più freddi dell’anno

La tradizione vuole che gli ultimi tre giorni del primo mese dell’anno, gennaio, vengano ricordati come i “giorni della merla“, ad indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Ma da dove traggono origine questa locuzione e questa credenza?

In realtà, probabilmente nei decenni passati la fine di gennaio era davvero il momento più freddo dell’anno ma, ad oggi, non è più sempre così. Secondo le rilevazioni meteo, per esempio, quest’anno i giorni più freddi sono stati quelli intorno all’Epifania.

Si tratta comunque di un periodo considerato molto freddo quasi come se si trattasse del culmine dell’inverno, dopo il quale si può già iniziare a sperare in un innalzamento delle temperature nella speranza che la primavera arrivi al più presto. Proprio a tal proposito, tra le tante credenze c’è quella che dice che se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà mite; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

E, almeno per quanto annunciano i meterologi al momento, pare che per quest’anno non saranno davvero i tre giorni più freddi, in quanto pare che a febbraio l’inverno farà la voce grossa; ma la verità, sempre secondo credenza, la scopriremo solo il 2 febbraio, giorno della candelora – così chiamato perchè secondo la tradizione cristiana si benedicono le candele – che, se finisse per essere un giorno freddo, allora vuol dire che l’inverno sarà ancora lungo.

Ad ogni modo, cosa c’entra la “povera” merla? Tra le infinite varianti, in base ai luoghi, la più accreditata sembra essere quella secondo la quale – tanto tempo fa – gli esemplari femmina del merlo erano di un bel colore bianco ed una di loro, una merla tutta bianca che si trovava alla ricerca di provviste a causa del freddo, fu costretta a rifugiarsi in un comignolo nel quale dovette rimanere rintanata senza riuscire ad andare alla ricerca di cibo a causa di una forte bufera di neve. Quando – dopo tre giorni – ne uscì, era tutta nera per la fuliggine.

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