Giro d’Italia 2017, Gaviria cala il poker, imbattibile negli sprint

Il ciclista della Quick Step conquista la tredicesima tappa da Reggio Emilia a Tortona, distruggendo gli avversari nello sprint. Dumoulin resta in rosa, ma a preoccupare sono gli italiani, a secco di vittorie.

Giro d’Italia 2017, Gaviria cala il poker, imbattibile negli sprint

Per l’Italia sono state due settimane di Giro disastrose, senza nessuna vittoria di tappa dopo tredici frazioni e con solo alcuni sussulti di vitalità per Vincenzo Nibali per quanto riguarda la classifica generale. In questo scenario a dominare è ancora una volta l’estero, in particolare la Colombia, con il grande protagonista di questo Giro del Centenario, il velocista Fernando Gaviria, che conquista la sua quarta vittoria, per un ruolo che in Colombia non è solito vedere, quello del velocista in una terra di scalatori purissimi.

La tappa da Reggio Emilia a Tortona, 167 km, non presenta sussulti e neanche la fuga a tre di Mohoric, Albanese e Brutt costituisce pericolo per i velocisti e per il loro re del Giro, Gaviria. I tre fuggitivi vengono ripresi con grande velocità e, nel copione più classico, si arriva alla volata con il treno della Quick Step e delle altre squadre dei velocisti.

Con uno scatto bruciante trionfa ancora sul traguardo il re delle volate Fernando Gaviria che chiude davanti a Bennett, Irlanda e Stuyven, Belgio. Dopo tredici tappe nessuna vittoria degli azzurri: in cento edizioni del Giro non era mai accaduto, una vergoìgna per il pur rigoglioso movimento ciclistico italiano sul terreno di casa.

Questa tappa è stata l’ultima possibilità di vittoria degli sprinter e, se dovessero ritirarsi in molti di loro da domani, nessuno dovrà dire che essi non hanno onorato il Giro: è come se ad un attaccante viene tolta la porta in cui fare gol, e questa colpa fa affibbiata a coloro che hanno disegnato il Giro e si sono dimenticati delle esigenze delle ruote veloci per cui il ciclismo vive.

Al di là di queste rivendicazioni dei velocisti, da domani si comincia a muovere la classifica: la breve tappa da Castellania ad Oropa, di 131 km, porterà il gruppo in rosa. dopo 120 km di pianura, sulla salita che conduce allo storico santuario di Oropa, teatro dell’ultima impresa del vero Marco Pantani, la straordinaria rimonta che lo portò a trionfare in quella frazione datata 1999, anno di inizio delle vicissitudini oscure del Pirata.

Continua a leggere su Fidelity News