Giro d’Italia 2017, 6a tappa: Dillier mette a segno una fuga da 200 km

Lo svizzero Dillier mette a segno una fuga incredibile con la quale il gruppetto dei fuggitivi riesce ad anticipare di 39" il plotone comandato dalle squadre dei velocisti. Jungels resta in rosa.

Giro d’Italia 2017, 6a tappa: Dillier mette a segno una fuga da 200 km

Nella sesta tappa del Giro d’Italia 2017 da Reggio Calabria a Terme Luigiane, 217 km, trionfa lo svizzero Dillier.

La tappa, 217 km, si presenta come una piccola classica, con un Gran Premio della Montagna nella prima parte del percorso e lo strappetto di Terme Luigiane all’arrivo, 2 km di salita con pendenza media del 5,3 % con punte del 10 %. La tappa si sviluppa con una fuga che riesce a partire dopo pochi chilometri dalla partenza, con il belga Stuyven ed il danese Petersen che partono per primi all’attacco, seguiti successivamente da Andreatta, Dillier e Poestlberger

La fuga conta su una buona progressione temporale: raggiunge il vantaggio massimo di 5 minuti, non certo un vantaggio estremo, ma i fuggitivi sono molto abili a vanificare il tentativo di rimonta del gruppo, il quale, a 24 km dall’arrivo, dopo il GPM di Fuscaldo, aveva ancora un ritardo di 3 minuti, troppo consistente per poter essere recuperato. Il gruppo tenta la rimonta, ma questa non è sufficiente a colmare tutto lo svantaggio subito.

Al termine della salita di Terme Luigiane sono in tre a giocarsi la vittoria: Dillier, Stuyven e Poestlberger. Lo svizzero Dillier è il più bravo di tutti a mettere a segno uno scatto vincente dopo 200 km di fuga e di fatiche, ottenendo un successo di grande prestigio in questo Giro d’Italia numero 100. Secondo giunge Stuyvem terzo Poestlberger, poi il gruppo con trentanove secondi di ritardo.

La settima tappa parte da Castrovillari, in Calabria, ed arriverà ad Alberobello – valle d’Itria -, in Puglia, dopo 224 km di percorso, con una prima parte pianeggiante che traversa la costa ionica della Basilicata e, nella seconda parte, diventa un continuo saliscendi con numerosi centri abitati da traversare, fino ad un arrivo che si presta all’assalto dei velocisti, alla ricerca di un successo di tappa dopo almeno due tappe sfumate per i più veloci del Giro.

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